Teatro Quirino: il trionfo di “Trappola per topi” tra ironia e suspence

Il prestigioso teatro Quirino in Roma ha ospitato un classico intramontabile: “Trappola per topi” di Agatha Christie, per la traduzione ed adattamento di Edoardo Erba, diretto da Giorgio Gallione.

Una commedia che è andata in scena per la prima volta, il 25 novembre del 1952 e che da allora in poi, ha sempre registrato il tutto esaurito. Ed anche al teatro in via delle Vergini, è stato un trionfo di pubblico e consensi per la compagnia Pirandelliana e per il suo “mattatore” Ettore Bassi che con innata nonchalance e grande abilità interpreta il ruolo del protagonista, il sergente Trotter della polizia di Scotland Yard.

Le vicende si susseguono sullo sfondo della campagna inglese presso l’albergo Monkswell Manor gestito da una coppia di sposini – Mollie e Giles Ralston, inesperti locandieri, alle prese con i loro primi ospiti. Una bufera di neve renderà la permanenza dei bizzarri clienti, ancor più difficile, rendendo le comunicazioni con il mondo esterno assai più ardue, preparando il campo alle tragedie che si consumeranno all’interno della pensione.

Il primo ospite è il presunto architetto Christopher Wren, un giovane con evidenti traumi psichiatrici e dai modi infantili; la seconda, la giudice Mrs Boyle, una signora pedante, accompagnata dal maggiore in pensione Metcalf e la signorina Casewell, una giovane donna d’affari, appena rientrata dall’Europa.

Arriverà inatteso con la sua Rolls Royce, anche il Signor Paravicini, un uomo eccentrico dal volto truccato e per ultimo il sergente Trotter, che con gli sci raggiungerà la locanda, per indagare sull’omicidio consumatosi a Paddington la sera stessa, di un’anziana che aveva appena soggiornato presso quell’hotel. La signora Boyle è la prima a essere accoltellata dalla stessa mano, che secondo il sergente Trotter, avrebbe ucciso l’ereditiera. Dopo quell’omicidio, Trotter incalza gli ospiti, tutti chiusi in un silenzio colpevole, a svelarsi.

Tanti i colpi di scena e le ambiguità, che investono anche gli stessi coniugi Ralston, inconsapevoli delle bugie e dei segreti l’uno dell’altra. Un ritmo serrato che raggiunge il suo climax con il disvelamento del colpevole, le cui vicende si intrecciano con le vite di tutti gli altri soggiornanti, accomunati da un destino comune. Applausi e teatro gremito per questa messa in scena, volutamente ironica e a tratti comica, che però non lesina sulla suspense del mistery in una scenografia impeccabile, opera di Luigi Ferrigno.

Senza sbavature la performance di Ettore Bassi, reduce da un recente addio alla televisione, proprio per dedicarsi a pieno al teatro, dove ha incantato, mostrando un’innata sicurezza e un grande rispetto per il pubblico. «Sono entusiasta di far parte di questo spettacolo, scritto da un’autrice che è un monumento alla letteratura, con una trama così ben congegnata da condurre a questi risultati». Un esito brillante, per una rivisitazione attualizzata ma senza forzature, goliardica seppur incalzante, senza tradire l’eredità della Christie. 

TRAPPOLA PER TOPI

di Agatha Christie
traduzione e adattamento Edoardo Erba
con
Claudia CampagnolaDario MerliniStefano AnnoniMaria Lauria
Marco Casazza, Matteo PalazzoRaffaella Anzalone
scene Luigi Ferrigno
costumi Francesca Marsella
musiche Paolo Silvestri
luci Antonio Molinaro
regia GIORGIO GALLIONE

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