Corti d’Argento e Cinemaster guardano al nuovo

ROMA – In una Villa Borghese in fiore, presso la Casa del Cinema di Roma si è tenuta la premiazione 2015 dei Corti d’Argento, selezionati dal sindacato dei giornalisti cinematografici, in collaborazione con Studio Universal, che ha proclamato, invece, il trionfatore di Cinemaster 2015: Fulvio Rusileo con il corto “Lievito Madre”, vincitore di un master agli Universal Studios di Los Angeles.

Si aggiudica il Nastro d’Argento per la fiction Nicola Ragone, con il suo “Sonderkommando” (Comando speciale), un corto che ripercorre il dramma dell’olocausto e lo sterminio degli ebrei; un soggetto scritto insieme a Sofia Scola, con la supervisione del maestro Ettore Scola, la fotografia di Daniele Ciprì  e il patrocinio del Ministero delle Attività Culturali e del Turismo. Per la seconda volta, il Nastro d’Argento per l’animazione va a Simone Massi con “L’Attesa del Maggio”, già a premiato al Festival di  Venezia, per la miglior regia e anche alle rassegne cinematografiche di Madrid e Parigi. Il regista ha annunciato la sua volontà di abbandonare l’animazione, per “dedicarsi alla vita vera ”.

Premio speciale della giuria del SNGCI (sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici) a “Child K” dei pugliesi Roberto De Feo e Vito Palumbo, ispirato alla storia vera di Richard e Lina Kretschkopf, una giovane coppia tedesca, alla ricerca di un figlio, nel 1937, durante il dominio nazista. Dopo un primo aborto, Lina darà alla luce un figlio disabile, il padre, impazzito dal dolore, scriverà ad Adolf Hitler in persona, pregandolo di uccidere il figlio. Ed è così che avrà inizio il progetto di sterminio di disabili e malati mentali avviato da Hitler: un messaggio costato 250 mila vite umane. È In lizza per l’Academy Awards 2015, nella categoria shortmovie.  Premiati anche Luca Argentero e Francesco Montanari, come migliori attori dell’anno per “Mala Vita” di Angelo Licata, un corto ambientato in carcere. 

Una nuova sezione dei Corti d’Argento inaugurata quest’anno è quella per il sociale, dove trionfa “A tutto tondo” dell’attore astigiano Andrea Bosca, classe ’80, per la prima volta alla regia, in un progetto di charity a favore dei bambini delle Filippine.  

Premiata, anche, la scuola di cinematografia sperimentale di Torino, fucina di giovani talenti. Tra i finalisti, infatti, anche gli studenti torinesi Massimo Ottone e Linda Kelvink  con “Imperium Vacui”, un corto d’animazione a tema politico e girato in stop-motion e i colleghi Francesco Aber e Alessandro Mattei con “The Age of Rust”, parodia in 3D di un documentario naturalistico. Un premio anche alla casa d’animazione romana Light & Color: un gruppo di under 30, con uno studio al centro di Roma, che affaccia su Largo Argentina. Un riconoscimento per il loro “Spaghetti Western in the water”, dedicato ai più piccoli e al loro sperimentalismo. 

Una premiazione che ha privilegiato lo sperimentalismo, con un occhio di riguardo per il settore dei graphic movie in rapida espansione.

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