Il nuovo spettacolo di Anna Piscopo: Vai a Rubare a San Nicola!

Debutto al Teatro Tordinona con il sostegno della Compagnia Licia Lanera

E’ raro incontrare un’artista capace di coinvolgere lo spettatore in un’atmosfera assolutamente nuova e spiazzante dove emerge chiaro un talento cristallino e irriverente. Troppo spesso il panorama teatrale italiano ripropone le solite rappresentazioni di grandi autori oppure commedie stereotipate caratterizzate da un vuoto disarmante. Anna Piscopo, in tal senso, rappresenta una novità dirompente. Lo spettacolo “Vai a rubare a San Nicola!”, diretto da Lamberto Carrozzi ed in scena dal 15 al 19 gennaio 2020 a Roma al Teatro Tordinona, ha una valenza espressiva del tutto nuova e coinvolgente che già abbiamo avuto di apprezzare con “Mangia!”, semifinalista al Premio Scenario 2019

Realizzato con il sostegno della Compagnia Licia Lanera l’evento proposto dall’attrice è un racconto in cui viene rimesso in discussione il cliché classico dell’intreccio narrativo per condurci verso sentieri inesplorati. La storia si struttura nella riscrittura di una leggenda appartenente alla tradizione popolare e religiosa di Bari, ossia il furto delle ossa di San Nicola da Mira, ma qui non ci sono i marinai coraggiosi e intrepidi che trafugano le reliquie del santo per portare alla propria città. Qui c’è una ragazza con i suoi dolori, le sue inquietudini, le sue cicatrici, che non vuole riscattare solo le sorti di Bari, ma sé stessa. 

Annetta, infatti, è una donna la cui anima travagliata travalica i confini definiti da una società soffocante e afferra con forza il suo destino per decidere da sola del proprio destino. Si nega agli uomini che il padre gli propone per farla sposare, per sistemarla e preferisce la sua indipendenza senza paura della solitudine, delle incomprensioni di un mondo ottuso ed ostile. E’ lei che decide a chi concedersi, a chi donare sé stessa. Ed è così che si innamora Matteo, un marinaio, un uomo ingannatore che ha però un fascino del tutto indomito e fuori del comune come lei. La nostra protagonista resta incinta, ma lui non vuole saperne di sposarsi e l’abbandona al suo destino. La sua condanna è il disonore agli occhi di tutta la città e l’unica sua via di scampo per salvare il figlio che porta in grembo è quella di travestirsi da uomo e partire alla volta di Mira con la ferma volontà di conquistare Matteo. 

Ecco dunque ribaltato il tema classico della fiaba che prevede le prove e il trionfo dell’eroe. Qui c’è il desiderio di riscatto e la forza di una donna povera del Sud, incompresa ed emarginata che diventa protagonista di un’azione sublime, partendo dalla disperazione e dalla ferrea volontà di far emergere la propria dignità di essere umano. In questo ricorda la lotta appassionata e tragica condotta da “Antonia”, la ragazza orfana che viene creduta strega dai suoi compaesani e raccontata nello splendido libro di Sebastiano Vassalli “La Chimera”. Solo Anna Piscopo sa interpretare con tale potenza e vigore la necessità della donna di oltrepassare ogni imposizione, ogni sopruso e mettere al centro della propria esistenza la sua dimensione umana.

La narrazione si svolge in un dialetto che contamina la lingua italiana e procede secondo una partitura squisita di una musicalità sconvolgente, talvolta anche comica, che intende arrivare dritta al cuore dello spettatore. L’impianto scenico inoltre, con una città fatta di barchette di carta e pupazzi fatti con la canna di bambù assieme ad una tinozza a simboleggiare il mare, ci restituisce una dimensione fiabesca straniante con un sapiente gioco di luci ed ombre, arricchendo di magia la dinamica della rappresentazione scenica. Affascinante infine è l’uso degli abiti che rimandano alla Madonna Addolorata come immagine da trasformare, liberare e sdrammatizzare sul piano simbolico e scenico. 

Anna Piscopo

Nel 2014 frequenta l’Accademia Nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico”. Prosegue la sua ricerca come autrice e attrice nel “Laboratorio permanente sul metodo Stanislavskij-Strasberg” condotto Sergio Valastro e con il regista grotowskiano Luciano Colavero. Lavora come attrice in svariate produzioni teatrali e cinematografiche. Lavora come drammaturga per il Gruppo Mòtumus. Nel 2016 vince il Premio Rai Carlo Bixio con la sceneggiatura di serie tv originale “Angry Kidz”. Con il one-girl-show “Mangia!” vince diversi premi. Nel 2019 fonda Terza Repubblica, video blog di satira politica e sociale. 

Lamberto Carrozzi

Dopo aver lavorato come attore nel teatro delle “cantine” romane, collaborando con Memè Perlini, Giancarlo Sepe, Valentino Orfeo e Carmelo Bene.  Dagli anni ’80 si dedica alla regia, alternando tv e teatro. Come regista teatrale lavora principalmente all’estero, allestendo spettacoli in Tunisia, Capoverde e Portogallo. Partecipa all’inaugurazione del Mindelact il festival di Teatro Africano e al Fitei rassegna internazionale del Teatro Iberico. È in Italia dal 2018. 

VAI A RUBARE A SAN NICOLA!

Teatro Tordinona, in via degli Acquasparta 16 (vicino Piazza Navona)

Di e con Anna Piscopo

Diretto e co-scritto da Lamberto Carrozzi

Scene Panagiotis Samsarelos

Coreografie Inas Gjikas

Luci Ettore Bianco

Con il sostegno di Compagnia Licia Lanera

 

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