Libri. “Gatti di Stato”, tra uso pubblico e passioni private” di Carola Vai Edizioni Rubettino

Presentazione il 2 febbraio, ore 17.30, al Grand’hotel Palatino, via Cavour 213, Roma 

I gatti non aiutano solo a superare lo stress, ma spesso contribuiscono in modo determinante a conquistare la simpatia dei popoli, aumentare la popolarità di un leader, distrarre l’attenzione pubblica da gravi problemi. In definitiva hanno un ruolo nella politica dei potenti di tutto il mondo.

E quanto si scopre nel volume “GATTI DI STATO, tra uso pubblico e passioni private” della giornalista-scrittrice Carola Vai, edito da Rubettino e arrivato in libreria da poche settimane. 

Ed è sul tema del rapporto dei gatti vissuti a fianco di leader conosciuti a livello mondiale e degli effetti sull’immagine e sulla politica del personaggio preso in considerazione che si concentra l’attenzione dell’incontro previsto il 2 febbraio, ore 17.30, al Grand’hotel Palatino, via Cavour 213, Roma.  Esperti di giornalismo e comunicazione, ma anche appassionati di gatti affronteranno il tema con l’autrice del volume, Carola Vai che dialogherà con Stefania Tamburello.

Tra i numerosi ospiti Daniele Capezzone, Fabio Di Nicola, Giampiero Gramaglia, Liana Milella, Carlo Parisi. 

“GATTI DI STATO” è un viaggio tra personalità forti e determinate a superare ogni ostacolo nella vita: re, regine, papi, Capi di Stato e Capi di governo di varie epoche e continenti, e dei loro felini. Personaggi audaci, colti, risoluti, autorevoli, spregiudicati accomunati dall’attrazione per i mici, animali capaci di allentare nel privato la tensione di momenti rimasti nella storia, da Jock del primo ministro britannico Winston Churchill a Tabby di Abramo Lincoln, il primo presidente degli Stati Uniti ad aver portato i gatti alla Casa Bianca. 

Ma ci sono pure gatti trattati come dipendenti: accade all’Ermitage di San Pietroburgo dove ad assegnare loro lo status di dipendenti fu lo zar Pietro I, il Grande. La zarina Caterina II attribuì poi ai mici quello di «Guardiani delle pinacoteche», ancora oggi esistente. E ci sono gatti a cui tutto è permesso, tanto da sedere ed essere fotografati sulla poltrona dello Studio Ovale alla Casa Bianca, come nel caso di Socks, della famiglia Clinton. Il first cat vezzeggiato pure in pubblico dallo stesso Presidente, ispirò libri per bambini, dibattiti, discussioni, fino diventare un caso politico. “Questioni politiche” furono suscitate dalla gatta India di George Bush junior o per Larry, il “capocacciatore” di topi di Dowing Street, che per 15 anni, ha condiviso la celebre residenza con David Cameron, Theresa May, Boris Johnson, Liz Truss ed ora con Rishi Sunak

Tra i molti personaggi contenuti nel volume ci sono i presidenti della Repubblica, Sergio Mattarella e Giorgio Napolitano, il faraone Tutankhamon, l’imperatore Cesare Augusto e sua moglie Livia, re Luigi XV e la regina Vittoria del Regno Unito.  E ci sono molti esponenti religiosi compresi i pontefici Leone XII, Paolo VI, Benedetto XVI o “Papa Ratzinger che sottolinea Carola Vai “piuttosto timido e impacciato, ha ricevuto molto dai suoi amici pelosi. La celebre foto di lui con un gatto sulle ginocchia ha fatto il giro del mondo, catturando la simpatia di chi lo considerava un uomo distaccato e freddo. In un certo senso ha contribuito a renderlo più affettuoso e amabile”.

Il libro “Gatti di Stato” si concentra inoltre su due paesi: l’Egitto che ha amato i gatti fin dal 3000 a.C. quando i piccoli felini erano tanto rispettati da essere addirittura considerati sacri; e il Giappone, dove l’abilità dei gatti di estasiare gli umani si è talmente diffusa da far entrare i quattrozampe nella storia prima come animali magici, poi come creature in grado di portare benefici fisici e psicologici alle persone. 

L’appuntamento romano del due febbraio prossimo è rivolto a chi ama gli intrecci tra gatti e grandi personaggi che hanno contribuito a fare la storia dell’Italia e di molte altri Paesi di tutti i continenti. 

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