Le melodie di Puccini nel Gran Teatro sulla riva del Lago

Omaggio a Verdi e Mascagni

ROMA – Un teatro unico al mondo affacciato su un lago, un paesaggio che sembra un dipinto. Le acque  calme,  barche che ti fanno fare un giro, sfiori una vegetazione lacustre, sempre verde. Un paese, Torre del Lago, a pochi chilometri da Viareggio. Mare e pinete. Nelle notti d’estate il lago  diventa musica, grande lirica. Quando è luna piena i raggi si riflettono nelle acque , illuminano la scena,, uno spettacolo che accompagna il bel canto, la bella musica. Qui tutto parla di Giacomo Puccini. Torre del Lago ha aggiunto il cognome del  maestro e gli ha dedicato un Festival,  che, nel campo delle manifestazioni liriche italiane ,e non solo. È un vero e proprio gioiello.  Quest’anno il festival  ha celebrato anche  due altri grandi compositori italiani. Ricorre infatti, nel 2013, il bicentenario di nascita di  Giuseppe Verdi e il 150° anniversario di nascita di Giuseppe Mascagni, compagno di studi di Puccini e primo direttore del Festival di Torre del Lago nel 1930. E la stagione lirica si chiude con un “tris” eccezionale.,  due opere di Puccini,Tosca (22 agosto),  Turandot (24 agosto),  una di Verdi,Rigoletto  ( 23 agosto).All’inizio di stagione  sono andati in scena Il Tabarro di Puccini e Cavalleria Rusticana di Mascagni.  Un programma che ogni anno rende omaggio al grande composditore arrivato qui, quasi per caso, alla fine dell’Ottocento. Cercava un luogo tranquillo, riparato dal chiasso, già allora, delle città, dei luoghi di villeggiatura. Torre del Lago era quello che faceva per lui. A meno di due chilometri dalla spiagge della Versilia, le acque del Massaciuccoli, allora nessun pericolo di esondazioni, di allagamenti, le pinete, l’accoglienza degli abitanti.  Il silenzio, la quiete, l’ideale per comporre, la musica la sua passione insieme alla caccia. Era l’ideale per lui.

La “ casa museo” dove vennero composte le grandi opere

 Ad attenderlo alla stazione addirittura un comitato di cittadini. Fra questi molto artisti, pittori, musicisti, scrittori che si incontravano nei caffè di Viareggio, delle località della Versilia. Lui nato a Lucca si trovava a propria agio, aveva trentatreanni. Siamo nel nel 1891 e non aveva la possibilità di comprare una casa. Prese due stanze in affitto. Non si mosse più. Con i primi successi,Manon Lescaut (1893) e della Bohème (1896)  arrivarono anche i soldi  ed acquistò quella che chiamò  la casa della sua vita,” un’antica torre di guardia (all’origine del nome di Torre del Lago) che fece completamente ristrutturare. I suoi biografi raccontano  che la casa e il lago erano per lui una sola cosa. Uscendo si trovava l’imbarcadero, da cui partiva per le battute di caccia, specialmente alle folaghe e ai beccaccini. 
La casa è visitabile, ha vissuto momento di difficoltà, sembrava che non fosse possibile <dal punto di vista dei costi mantenere  il “ museo” di Puccini. Dove sono conservati: i pianoforti per comporre la musica, i ricordi delle grandi rappresentazioni e i premi dei trionfi internazionali, i quadri dell’amico pittore Ferruccio Pagni, che frequentava il musicista insieme ad altri artisti come Plinio Nomellini e i fratelli Tommasi. Puccini rimase a Torre del Lago per trent’anni dove compose tutte le sue opere maggiori,  Tosca (1900), Madama Butterfly (1904), La Fanciulla del West (1910), La Rondine (1917) e Il Trittico.
In cartellone da febbraio  a maggio  prosa, danza, musica

Ogni anno il Festival racconta Puccini. Si cimentano con le sue opere direttori d’orchestra, cantanti di grandi qualità che si esibiscono davanti ad un pubblico che viene da tutto il mondo.Insieme agli appassionati viareggini, veri cultori della lirica, arrivano i turisti, italiani e stranieri che soggiornano in Versilia, nelle vicine città toscane. Un pubblico  composito, dall’eleganza  come si usa nei grandi teatri ai pantaloncini corti e magliette di chi viene direttamente dalla spiaggia. Ma non c’è  solo lirica per la Fondazione Festival Pucciniano che, oltre alle rappresentazioni estive dei capolavori del Maestro, durante tutto l’anno offre un calendario altrettanto nutrito di eventi d’arte e spettacolo a 360 gradi. Come Aspettando il Festival, un cartellone “spalmato” da febbraio a maggio che include prosa, danza, musica, incontri e gli appuntamenti di Opera Live, concerti, balletti e lirica trasmessi in diretta dai più prestigiosi teatri del mondo.Ad accompagnare il programma lirico dell’estate pucciniana c’è il Music & More, un cartellone pensato per portare in riva al Lago di Massaciuccoli le grandi firme della danza, della prosa e della musica contemporanea.
Un palco per giovani e giovanissimi,una grande festa pop
Terminati gli appuntamenti estivi, il Gran Teatro all’Aperto Puccini diventa palco per giovani e giovanissimi artisti protagonisti del Boomart Festival, una grande festa Pop con mostre, live painting, videoarte, incontri e workshop rigorosamente under 35.In autunno si assegna anche il Premio Puccini, conferito ogni anno ai maggiori interpreti delle opere del Maestro; sui 12 mesi, infine, si distribuiscono le mostre a tema pucciniano e non solo e l’attività di Opera Network che punta a valorizzare i luoghi di Puccini attraverso gli allestimenti realizzati al Gran Teatro di Torre del Lago.La Fondazione , come nello statuto,ricerca, studia, raccoglie e organizza in forma espositiva e museale materiali e reperti nel campo della lirica e della musica in genere ed in particolare dell’opera  del Maestro, comprese le scenografie; gestisce inoltre le strutture teatrali realizzate in proprio o col concorso di qualsiasi ente pubblico o privato per la realizzazione delle proprie finalità.

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