Attentato Brindisi. Vantaggiato interrogato. Dov’è la verità?

BRINDISI – Ennesimo interrogatorio per Giuseppe Vantaggiato, l’imprenditore di Copertino reo confesso dell’attentato di Brindisi che ha provocato la morte della 16enne Melissa Bassi e ferito altri cinque studenti.

Il suo avvocato Franco Orlando entrando nel carcere di Lecce, dove Vantaggiato si trova dal 7 giugno scorso ha fatto sapere che il suo assistito risponderà alle domande dei magistrati inquirenti, i pm della Dda Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi  e dirà tutta la verità sull’intricata vicenda.

Da chiarire, infatti, ci sono ancora diversi punti oscuri, in particolare, i magistrati torneranno sul movente della strage e cercheranno di fare luce su almeno due precedenti esplosioni, tra cui quella del 2008 contro un imprenditore di Torre Santa Susanna (Brindisi), nella quale si sospetta che Vantaggiato abbia avuto un ruolo. Inoltre, il legale di Vantaggiato ha negato che il suo assistito abbia preparato un memoriale che, secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe essere consegnato oggi agli inquirenti.

Nel frattempo il ministero dell’Istruzione ha convalidato la sospensione del preside dell’istituto Morvillo Falcone di Brindisi, Angelo Rampino. Il capo dipartimento del dicastero ha quindi confermato il provvedimento dell’ufficio scolastico regionale che ha avviato un procedimento amministrativo a carico del dirigente scolastico. Il preside,  al centro di polemiche per i contenuti di interviste rilasciate
nei giorni successivi all’attentato, resta quindi a casa in attesa che si concludano gli accertamenti.

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