ROMA – Nel primo pomeriggio, attorno alle 13.00, è stato rinvenuto un cadavere con la testa e le gambe mozzate in Via di Porta Medaglia nella periferia della capitale. I
l corpo, ancora avvolto da un giaccone nero, in avanzato stato di decomposizione, era a pochi metri dal ciglio di questa lunga strada che si dipana tra la via Laurentina e la via Ardeatina, meta abituale di prostitute e transessuali. A scoprire il macabro delitto sono stati gli agenti di una volante del Commisariato Esposizione di Via Asia, i quali hanno tempestivamente transennato la zona per permettere alla Polizia scientifica di raccogliere tutti gli elementi indiziari. Sul posto è giunto anche il magistrato dopo aver appreso dell’inquietante omicidio. In un primo momento si pensava che il cadavere, le cui mano avevano dello smalto nelle unghie, fosse compatibile con il corpo di una donna, poi di un transessuale.
Per ora tutte le ipotesi sono al vaglio degli investigatori e probabilmente l’autopsia potrà fornire ulteriori elementi. E’ probabile – secondo gli investigatori – che si possa trattare di un omicidio rituale, in quanto il corpo è privo degli organi interni. La vittima, stando alle prime indiscrezioni, potrebbe essere stata uccisa altrove e poi – solo recentemente – il suo corpo gettato proprio nel luogo del ritrovamento. Un’ipotesi plausibile, visto che questa strada è alquanto trafficata e frequentata per lo più nelle ore diurne da prostitute che spesso cercano riparo nelle zone più interne per sfuggire agli occhi indiscreti.
Impossibile quindi che nessuno si sia accorto prima di questo corpo abbandonato, per di più in quelle condizioni.
