Copasir. Non sono da escludere attacchi terroristici in Italia

ROMA  – “Penso che ci siano piani simili che potrebbero riguardare anche il nostro paese, è un’eventualità che non si può escludere”. Così afferma Giacomo Stucchi, presidente del Copasir.

“Tutti i luoghi simbolo, da quelli religiosi a quelli ludici, o anche le piazze, diventano luoghi interessanti per chi vuole colpire”, aggiunge il senatore leghista a capo del Comitato parlamentare di controllo sui servizi. Per Stucchi, tra le cose da capire è quella di verificare se si tratta di “terrorismo molecolare, se sono soggetti eterodiretti”. In ogni caso quando ci si trova di fronte “a gruppi piccoli è più difficile il controllo, è una lotta impari”, mentre “una grande struttura, tipo Al Qaeda, è più controllabile, si acquisiscono informazioni preziose con attività di intelligence, mentre in questo caso, se si tratta di gruppi isolati o sbagliano loro o non si riescono a fermare”. 

Relativamente alle dinamiche dell’attacco a Parigi, per Stucchi “il problema vero è che quel tipo di armi, gli Ak47, che sono micidiali, possono essere gestite più facilmente rispetto a armi pesanti, come lanciarazzi e altre”. “I kalashnikov possono essere stati portati in zona 24 ore prima, sono facilmente occultabili”, dice ancora Stucchi. Parlando dell’attività di intelligence francese, Stucchi ricorda come, da poco, Parigi ha dato via libera a una legge di riforma dei servizi: “Quindi c’è un rodaggio in corso – sottolinea – , hanno approvato nuove disposizioni, ora questo attentato dimostra da un lato che forse non sono a regime, dall’altro che devono forse rivedere anche le misure prese”. Tornando agli scenari italiani, Stucchi dice che per la nostra attività di contrasto alla minaccia terroristica, “è urgentissimo che le agenzie di intelligence e forze di polizia siano messe in condizione di lavorare al meglio, dotando le nostre forze di mezzi e risorse maggiori, oggi più che mai necessarie”.

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