Roma. A Monteverde un comitato contro la cementificazione selvaggia

ROMA – Il sacco di Roma potrebbe davvero ricominciare, i segnali che preannunciano un attacco a suon di ruspe e picconi, colate di cemento e rendering 3D del progetto edilizio ci sono tutti.

L’unica differenza è che stavolta la cittadinanza ha deciso di farsi sentire.
A Roma, nello storico quartiere di Monteverde, una società di costruzione ha deciso di radere al suolo un complesso che oggi ospita una scuola steineriana, piccole palazzine, tanto verde, i bimbi che giocano, le voci argentine ed il grembiulino sporco di sugo, un pianto ed un ginocchio sbucciato.

Tutto ciò verrebbe sostituito da un edificio di 7 piani a ferro di cavallo, 95 appartamenti in perfetto stile ospedale anni ’80 ma con in più il bene prezioso dell’affaccio sul parco di Villa Pamphili, che giustifica prezzi mozzafiato di difficile comprensione in un mercato decisamente in fase di ribasso.

La scelta di sostituire un complesso a destinazione sociale, che ospitava fino poco tempo fa anche corsi di danza e di lingue, con un brutto palazzone è stato preso ‘sopra la testa’ dei cittadini senza passare per una consultazione, senza ascoltare le ragioni di chi è contrario a questo progetto, questo ha causato una reazione da parte dei residenti del quartiere che in una affollata assemblea, lo scorso 14 luglio, hanno deciso di costituirsi in comitato e cominciare ad unire le forze per opporsi al progetto.

Giovedì 28 luglio alle 18,00 si riunisce a Piazza Ottavilla il Comitato Innocenzo X, di cui chi vi scrive è promotore, per un incontro con i residenti e per affermare la volontà dei cittadini di lottare per un paese diverso e migliore, un paese che costringa la classe dirigente a superare la logica del mero sfruttamento, della mera speculazione arrivando ad un modello di maggiore ascolto e condivisione.

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