Rottura tra Arabia Saudita e Iran

RIAD – L’Arabia Saudita sta interrompendo i rapporti diplomatici con l’Iran. Lo riferisce il ministero degli Esteri di Riad.  

La decisione arriva durante le tensioni tra i due Paesi in seguito all’esecuzione da parte di Riad, insieme ad altre 46 persone, dell’imam sciita Nimr al-Nimr, accusato di attivismo contro il governo sunnita dell’Arabia Saudita. Secondo quanto riferisce il ‘Washington Post’, il ministro degli Esteri Saudita, Adel al-Jubair, ha detto ai giornalisti a Riad che all’ambasciatore iraniano in Arabia Saudita sono state date 48 ore per lasciare il Paese.

La guida suprema iraniana Ali Khamenei aveva usato parole forti contro Riad – “la vendetta divina si abbatterà sui politici sauditi” – usando un’immagine ancora più eloquente: un boia bifronte, una parte vestita con l’abito bianco saudita e l’altro con quello nero di Jihadi John, l’impietoso tagliatore di teste dell’Isis. E’ stato proprio Khamenei a dare la versione ufficiale della condanna iraniana all’esecuzione dell’imam Nimr al-Nimr, nel secondo giorno dell’ira sciita contro la monarchia saudita. La risposta di Riad non si è lasciata attendere. In serata il ministro degli esteri saudita Adel al-Jubeir ha annunciato in televisione la rottura delle relazioni diplomatiche con Teheran, lasciando 48 ore di tempo ai diplomatici iraniani espulsi per lasciare il paese. “Dio onnipotente non rimarrà indifferente – è stato poco prima il monito di Khamenei sul suo sito ufficiale – al sangue innocente, e questo sangue sparso in modo ingiusto affliggerà rapidamente” i nuovi governanti di Riad, quelli guidati da re Salman. Una condanna ed un rinvio ad una punizione futura che più autorevoli (e minacciosi) non potevano essere, e che si accompagnano a quelle che giungono dalle diverse voci del governo di Hassan Rohani. 

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