Tobin tax, l’Italia approva. Atene in piazza contro Merkel. E’ ancora recessione

ROMA – Il Fondo Monetario internazionale abbassa le stime sulla crescita e ventila la possibilità di una nuova recessione. In Grecia la Merkel è accolta malissimo da un popolo che le rinfaccia le ricette ultra rigoriste. Nel frattempo l’Ecofin comincia a dare segni di reazione., con l’approvazione della Tobin tax anche da parte dell’Italia.

Il Fondo monetario internazionale nel rapporto economico d’autunno ha rivisto in netto calo le previsioni sul nostro paese. Secondo gli economisti dell’istituzione con sede a Washington il nostro Pil quest’anno, , calerà del 2,3%, in deciso ribasso rispetto al -1,9% della stima precedente mentre l’anno prossimo verrà registrata un’ulteriore contrazione dello 0,7% contro la variazione pressoché nulla, -0,3%, della precedente stima di luglio.
Per vedere una qualche forma di ripresa sarà quindi necessario attendere almeno fino al 2014 dato che anche la proiezione per il quarto trimestre del prossimo anno indica una crescita zero rispetto al quarto trimestre di quest’anno.

Si allontana la possibilità del pareggio di bilancio

Uno dei dati contenuti nel Fiscal monitor di ottobre del Fondo monetario internazionale  è che l’Italia dovrebbe riuscire a raggiungere il pareggio di bilancio strutturale ciò comunque in un complesso di stime viste in peggioramento per i conti pubblici con il deficit/Pil del nostro Paese visto in salita sia per il 2012 che per il 2013.
Il Fmi prevede infatti per quest’anno un rapporto deficit/Pil al 2,7%, in netto peggioramento rispetto al  2,4% stimato ad aprile, e per il 2013 un rapporto all’1,8% contro l’1,5% precedentemente previsto.
Ed il bilancio resterà in disavanzo almeno fino al 2017, quando il Fondo prevede si possa attestare in un sostanziale equilibrio con un disavanzo dello 0,7%.
Va meglio per quanto riguarda il rapporto deficit/Pil cosiddetto strutturale, in questo caso il Fondo prevede uno 0,5% per quest’anno contro lo 0,3% delle vecchie previsioni, e calcola un surplus dello 0,7% (dallo 0,6%) per il 2013. Secondo il Fondo il rapporto italiano debito/Pil si attesterà 127,3% nel 2014 e al 120,6% nel 2017.

Ecofin, la Tobin si fa strada ma sono troppe le assenze

Passa il primo ostacolo e si incammina bene la Tobin Tax, la tassa che colpisce le transazioni finanziarie ma a essere protagonista nella discussione di oggi all’Ecofin è la totale assenza di entusiasmo dei membri, Italia inclusa.
E’ stato il ministro estone, l’Estonia e’ tra i proponenti, Juergen Ligi a far notare come non ci sia “molto entusiasmo, pensavamo di avere più paesi e questo è un problema”. A pesare come un macigno è la spaccatura dell’Eurozona: non partecipano infatti Lussemburgo, Olanda, Finlandia, Irlanda, Cipro, Malta. Ma anche gli altri membri dell’Unione sono assenti di rilievo, tra loro anche il Regno Unito con Londra attraverso cui passano all’incirca i tre quarti delle transazioni finanziarie d’Europa.

Pittella.Bene per tassa sulle transazioni a  garanzia per  l’Erasmus

Comunque positive le reazioni con il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, che da  da Bruxelles dichiara che:”Finalmente dall’Ue la notizia di due provvedimenti, l’introduzione della tassazione delle transazioni finanziarie e la salvaguardia del programma Erasmus per i giovani, in netta controtendenza con la linea dell’austerità cieca e indiscriminata perseguita finora da alcuni governi, che rischia di travolgere conquiste di civiltà fondamentali e ormai consolidate”.
Gianni Pittella ha poi concluso annunciando che, “dopo le reazioni durissime contro la riduzione dei fondi per il programma Erasmus nel 2012, la Commissione europea ha annunciato che presenterà un bilancio di rettifica con cui saranno integrate le disponibilità in modo da evitare danni agli studenti che rischiavano di perdere il contributo per le ultime mensilità dell’anno”.
Sulla Tobin Tax l’europarlamentare del Pd ha dichiarato che “nella riunione dell’Ecofin, il governo Monti ha dato il suo assenso al procedimento di cooperazione rafforzata per introdurre la tassa sulle transazioni finanziarie: sono grato al governo italiano e alla Commissione Ue per aver accolto i nostri appelli, spero che questo sia davvero l’inizio di un nuovo percorso per uscire tutti insieme dalla china della crisi economica e della recessione con un modello di sviluppo fondato sul lavoro e la coesione sociale’.

Grecia. Protesta di massa in occasione della visita di Merkel

Il governo greco avrebbe espresso la propria soddisfazione per la visita odierna della cancelliera tedesca Angela Merkel e per le sue dichiarazioni.  A riferirlo è una Tv privata.
Secondo le fonti, “il problema greco e’ ormai un unico pacchetto”. Ovvero le nuove misure di austerità volute dalla troika Ue-Bce-Fmi, la richiesta di Atene di ottenere una proroga di due anni per risanare i propri conti e l’ultima tranche di aiuti da 31,5 miliardi di euro verrebbero discusse tutte insieme a livello europeo.
Fortissime le proteste dei cittadini, molti dei quali ritengono che la visita della Merkel sia fuori luogo o una vera e propria provocazione.
Si sono verificati lanci di pietre e di lacrimogeni e sono stati esposti numerosi striscioni molti occhieggianti al passato non troppo lontano della Germania. “Non sei la benvenuta, fuori gli imperialisti”  oppure “No al Quarto Reich” per citarne qualcuno. Il corteo di manifestanti del partito comunista KKE ha esposto uno striscione con la scritta: “Via la Merkel, la Grecia non è una colonia”.
Viene invece vista diversamente la visita da Berlino.
Il ministro dell’Economia tedesco, Philipp Roesler, in un’intervista al quotidiano Rheinische Post, ha infatti dichiarato: ‘La visita della cancelliera Angela Merkel in Grecia mostra che siamo pronti alla solidarietà, ora come prima. Tuttavia, ora come prima, vale anche la necessità che le riforme concordate siano realizzate’.
‘Se il processo effettivamente sta avanzando – ha concluso Roesler -, lo dirà il rapporto della troika’ di Bce, Fmi e Ue.

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