Alla Camera Pd primo partito con 8.932.615 voti. Grillo segue con 8.784.499

ROMA – Sarà come sarà. Forse la colpa  è del ministero degli Interni che nel rendere noti i risultati elettorali si è dimenticato di sommare al voto italiano quello degli italiani all’estero.

I media, tutti, non avevano forse un pallottoliere a disposizione e non hanno potuto fare i conti. Perfino il Pd se ne è dimenticato, tanto che, forse nella confusione del momento, di fronte ad un dato che ha lasciato l’amaro in bocca e qualcosa di più ha sempre parlato di primo partito al senato  e di maggioranza alla Camera come numero di eletti grazie al “porcellum”.  E Grillo non si è fatto pregare: il suo, proprio come possesso, M5S è il primo partito alla Camera. E questo dato è diventato senso comune in Italia, in Europa, nel mondo dove le elezioni italiane hanno  fatto clamore, suscitato, timori, preoccupazioni.

Ma la realtà è diversa, Il primo partito  alla Camera anche per numero di voti  e non solo di deputati è il Pd. Certo non attenua   il successo di Grillo, ma ristabilisce una verità non di poco conto. Vediamo i numeri. Alla Camera il Pd prende 8.644.523 voti,  M5S  8.689.523.  Nel voto degli italiani all’estero il partito di Bersani  ne conquista  288.092,  quello di Grillo  95.041.  Per avere il totale dei voti validi   basta fare una somma. Perché gli italiani che votano all’estero non sono un corpo estraneo, altra cosa. Tanto alla Camera quanto al senato siedono gli eletti nelle circoscrizioni estere. La somma porta a questo risultato: Pd  voti 8.932.615, M5S  8.784.499. Questo risultato porta al Pd  5 deputati, 2 alla lista Monti, 1 al Pdl, 1 al M5S ,1 al Maie ( Movimento associativo Italiani all’estero e 1 all’Use (Unione sudamericana emigrati italiani). Passiamo al senato dove il Pd è il primo partito anche in termini numerici nel voto degli italiani. Si devono sommare quelli espressi all’estero, per il Pd 249.500, per Grillo 84.708 un numero inferiore alla Lista civica di Monti che ne prende 128.240. In termini di senatori il Pd se ne aggiudica 4 , Lista civica 1, nessuno M5S, che va poco oltre il 10% dei voti. Questa la realtà che non può essere ignorata. Non sappiamo se d’ora in poi, in questo dibattito confuso, caotico, che si è aperto sul dopo voto, le alleanze, i governissimi, le presidenze di Camere e Senato,  i dati reali delle elezioni saranno un elemento perlomeno di chiarezza. Spetta ai media in primo luogo dare ai cittadini una informazione esatta. Ognuno poi ne trarrà le conseguenze che più ritiene. Una informazione che si fonda sui retroscena che impazzano, riempiono pagine e pagine, fra realtà,.poche, fantasie, tante. Sullo sfondo restano problemi reali,  la drammatica situazione economica in primo liogo,sembrano una cosa a parte rispetto alle soluzioni da dare alla crisi che si è aperta.

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