L’Mk-II Aurora punta a diventare il primo aereo che andrà nello spazio due volte al giorno
L’aereo spaziale robotico dell’azienda neozelandese Dawn Aerospace ha volato per la prima volta con un motore a razzo compiendo un passo importante verso l’obiettivo di realizzare un velivolo completamente riutilizzabile per i viaggi spaziali.
La scorsa settimana, l’ Mk-II Aurora lungo appena 4,8 metri ha volato tre volte e “tutti gli obiettivi dei test sono stati raggiunti”. Lo hanno dichiarato gli stessi rappresentanti di Dawn in una comunicato.
La società ha anche pubblicato un video di un minuto che mostra l’elegante aeroplano spaziale che sorvola l’Isola del Sud della Nuova Zelanda, vicino all’aerodromo di Glentanner, dove sono stati effettuati i test.
Nell’agosto 2021, l’Mk-II Aurora ha debuttato con cinque voli di prova utilizzando motori a reazione surrogati, ma il piano era sempre quello di passare a un motore a razzo.
Nell’ultima serie di test l’Mk-II Aurora è volato a un’altezza di 6.000 piedi (1.830 m) a una velocità di 196 mph (315 km/h).
Nel marzo 2023 l’Mk-II Aurora ha volato per la prima volta con un motore a razzo, aprendo nuovi scenari. Ora si prevede che i voli futuri aumenteranno sia in velocità che l’altitudine.
Al momento l’Mk-II Aurora può trasportare un piccolo carico utile di 2,2 libbre (5 chilogrammi), e può volare ad una altitudine di 62 miglia (100 chilometri) e può farlo anche due volte al giorno.
Nel dicembre 2020, Dawn Aerospace è stata autorizzata a far volare l’Mk-II Aurora da un aeroporto convenzionale insieme ad aerei civili. Questa approvazione, concessa dalla New Zealand Civil Aviation Authority, l’agenzia responsabile per la sicurezza e la protezione dell’aviazione del paese, è stata un’altra importante vittoria per l’azienda.
Gli aeroporti, infatti, di solito aspettano che i razzi lanciati escano dall’atmosfera terrestre e talvolta dirottano anche i voli commerciali perché i razzi potrebbero lasciare detriti sulla loro scia colpendo anche gli aerei passeggeri.
Il team di Dawn afferma che l’Mk-II Aurora si distingue perché è stato progettato per decollare e atterrare su una pista, proprio come un aeroplano. L’aereo per lo spazio quindi non avrebbe bisogno di restrizioni speciali o piste dedicate.