Friuli Venezia Giulia, una regione di riferimento per innovazione e ricerca

Il supercomputing rappresenta un esempio lampante del progresso significativo raggiunto dall’Italia, che si colloca al sesto posto globale per capacità di elaborazione. Questo successo è il risultato di un’efficace collaborazione a livello nazionale all’interno dell’ambito europeo.

Negli anni recenti, l’Italia ha inaugurato iniziative notevoli, ricevendo un contributo cruciale dal settore della ricerca, specie in Friuli Venezia Giulia con l’inclusione della Sissa, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e dell’Università degli Studi di Trieste tra i 51 membri fondatori del Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing.

Questo sviluppo si basa su formazione, ricerca, innovazione e l’abilità di affrontare le sfide future, guadagnando attenzione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e beneficiando delle alte competenze locali.

Oggi il Friuli Venezia Giulia, oltre a contribuire alla creazione di Leonardo, il quarto supercomputer più potente al mondo ospitato nel Tecnopolo di Bologna, è diventata una regione di riferimento per quanto concerne gli investimenti in innovazione e ricerca previsti dal PNRR.

Questi investimenti si focalizzano soprattutto sullo sviluppo del capitale umano, mirando a mantenere i giovani talenti nella regione.

Tra le varie iniziative presenti in Friuli, c’è il Master in High Performance Computing, offerto dalla Sissa e dall’Ictp e co-finanziato dalla Regione, che ha raggiunto la sua decima edizione.

Va sottolineato che il finanziamento di oltre 100 milioni di euro destinato alle risorse umane tramite il PNRR ha significativamente rallentato l’emigrazione dei talenti all’estero.

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