Diagnosi precoce, tecnologie avanzate e presa in carico personalizzata
Un modello innovativo di gestione clinica sarà presentato il 25 giugno in un webinar aperto a cittadini e medici del territorio
Il carcinoma della prostata è il tumore più frequente tra gli uomini nei Paesi occidentali. In Italia, ogni anno si registrano circa 40.000 nuovi casi, pari al 20% di tutte le diagnosi oncologiche maschili. Per migliorare la presa in carico dei pazienti, il Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma ha sviluppato un percorso clinico assistenziale (Pca) dedicato, basato su un approccio multidisciplinare, tecnologico e personalizzato.
Un webinar per presentare il nuovo modello clinico
Il nuovo Pca sarà ufficialmente presentato mercoledì 25 giugno alle ore 12 presso il Gemelli Training Center, in occasione di un webinar dedicato a medici del territorio e cittadini. L’incontro vedrà la partecipazione di figure di riferimento del Policlinico:
- Bernardo Rocco, responsabile Uoc Clinica Urologica
- Giampaolo Tortora, responsabile Uoc Oncologia Medica
- Maria Antonietta Gambacorta, responsabile Uoc Radioterapia Oncologica
- Evis Sala, direttore del Dipartimento Immagini e Radioterapia Oncologica
Un percorso costruito sul paziente
Il Pca del Gemelli prevede:
- una valutazione multidisciplinare da parte di un board di specialisti
- la personalizzazione del piano terapeutico
- l’utilizzo delle più moderne tecnologie diagnostiche e terapeutiche
- il collegamento con la rete oncologica della Regione Lazio
- la presa in carico tramite lo sportello oncologico in regime SSN
La diagnosi precoce resta il pilastro fondamentale: la sopravvivenza a 5 anni per i pazienti, escludendo altre cause di decesso, supera il 90% e continua a crescere.
Accesso rapido e cure condivise
“Il tumore prostatico è una delle neoplasie più comuni, ma anche tra le più curabili – spiega il prof. Bernardo Rocco, direttore della Uoc di Urologia –. Il nostro obiettivo è agevolare l’accesso alle cure per tutti i pazienti, individuando tempestivamente quelli realmente a rischio e indirizzandoli verso trattamenti efficaci e innovativi”.
Integrazione con il territorio per una sanità più vicina al cittadino
“Con questo percorso – aggiunge il prof. Antonio Giulio de Belvis, direttore Uoc Percorsi e Valutazione Outcome Clinici – abbiamo completato l’integrazione dei nostri percorsi oncologici con la rete regionale. Questo renderà più semplice la presa in carico e garantirà tempestività e appropriatezza nelle cure”.