Al via la 41ª spedizione italiana: quattro mesi di ricerca e logistica nei mari antartici
La rompighiaccio italiana Laura Bassi, nave di punta della ricerca polare nazionale, ha lasciato il porto di Lyttelton (Nuova Zelanda) per raggiungere l’Antartide e dare avvio ufficiale alla 41ª campagna del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), attuato da CNR, ENEA e OGS.
Partita dall’Italia a inizio ottobre, la nave dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS ha completato un viaggio di 48 giorni attraverso il Canale di Panama e l’intero Oceano Pacifico, approdando in Nuova Zelanda per l’ultima fase logistica prima della rotta verso sud.
Missione congiunta con la nave coreana Araon fino alla Base Mario Zucchelli
La Laura Bassi incontrerà al limite del pack la nave sudcoreana RV Araon, con cui navigherà in convoglio verso la Stazione Mario Zucchelli (MZS), principale avamposto italiano sulle coste antartiche.
La missione prevede quattro mesi complessivi di operazioni nelle acque polari, coinvolgendo 44 tecnici e ricercatori e 23 membri dell’equipaggio. Oltre alle attività logistiche, la nave sarà piattaforma operativa per cinque progetti scientifici finanziati dal PNRA, dedicati allo studio dell’ambiente antartico e delle dinamiche climatiche globali.
Due campagne di ricerca: logistica, Ice Memory e progetti scientifici
La spedizione è articolata in due fasi principali:
1. Prima campagna (25 giorni): logistica e Ice Memory
La prima fase sarà dedicata a:
- supporto logistico alla Base Mario Zucchelli;
- trasferimento delle carote di ghiaccio raccolte dal progetto internazionale Ice Memory, iniziativa globale che conserva archivi climatici destinati alle future generazioni.
2. Seconda campagna (58 giorni): cinque progetti scientifici a bordo
Dal 30 dicembre, dopo il cambio équipe in Nuova Zelanda, 30 ricercatori lavoreranno su:
- oceanografia;
- geofisica;
- ecosistemi polari;
- dinamiche dei ghiacci;
- osservazioni climatiche integrate.
Il rientro in Nuova Zelanda è previsto per inizio marzo 2026, mentre il ritorno in Italia avverrà nella seconda metà di aprile.
Il ruolo del PNRA e delle istituzioni italiane nella ricerca polare
La 41ª spedizione italiana è finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nell’ambito del PNRA, programma che coordina tutte le attività italiane nel continente bianco.
Tre gli enti coinvolti:
- CNR – coordinamento scientifico;
- ENEA – organizzazione logistica e gestione delle basi antartiche;
- OGS – gestione tecnica e scientifica della rompighiaccio Laura Bassi.
Questa nuova missione conferma l’impegno dell’Italia nella ricerca polare e il contributo strategico alla comprensione dei cambiamenti climatici globali.



