Un nuovo studio punta sullo sviluppo di farmaci mirati specificamente alle cellule cancerose dormienti. Lo studio è stato pubblicato su Nature Cancer
In che modo le cellule tumorali viaggiano oltre il tumore primario, rimangono dormienti per anni e poi si svegliano improvvisamente, causando la recidiva del cancro? I ricercatori della scuola di medicina Monte Sinai credono di aver trovato una risposta e questa scoperta potrebbe offrire nuovi strumenti per prevedere e prevenire le ricadute del cancro.
I ricercatori hanno infatti scoperto che le cellule cancerose rimangono dormienti secernendo un tipo specifico di proteina di collagene nel loro ambiente. E quando i livelli di collagene diminuiscono, le cellule diventano maligne. L’aggiunta di collagene all’ambiente delle cellule cancerose le costringe a rimanere in uno stato dormiente.
Il team di ricerca di Mount Sinai ha utilizzato l’imaging ad alta risoluzione per tracciare le cellule cancerose dormienti in modelli murini, (topi modificati geneticamente ndr) di cancro al seno e alla testa e al collo. La tecnologia ha permesso loro di osservare i cambiamenti nelle cellule nella matrice extracellulare, quando le cellule tumorali dormienti e distanti hanno iniziato a risvegliarsi. È proprio così che hanno scoperto che le cellule dormienti secernevano collagene di tipo 3 e poi si svegliavano quando i livelli della proteina iniziavano a calare.
Il team del Monte Sinai ha continuato ad aumentare i livelli di collagene di tipo 3 nei modelli murini, in particolare nell’ambiente circostante le cellule che avevano lasciato i tumori primari. Ciò ha costretto le cellule a diventare dormienti. Questa è una delle numerose strategie innovative proposte negli ultimi anni per impedire che le cellule cancerose dormienti diventino metastatiche.
A giugno un team della Georgetown University ha identificato cellule cancerose “abilitanti” che esprimono la proteina AIB1-Delta4, provocando la metastasi del cancro al seno triplo negativo. Una ricerca che ha stimolato lo studio di farmaci appositamente sviluppati per colpire i punti deboli in queste cellule abilitanti.
A ottobre, i ricercatori dell’Università della California hanno pubblicato una mappa sulle interazioni proteina-proteina che guidano le metastasi del cancro, una risorsa, che i ricercatori auspicano, porterà a nuove strategie di trattamento per una varietà di tumori.
Come parte del loro studio, i ricercatori del Monte Sinai hanno dimostrato che misurando il collagene nei campioni dei pazienti, possono prevedere le metastasi e le recidive del cancro. Una scoperta che potrebbe avviare lo sviluppo di farmaci innovativi che colpiscono specificamente le cellule cancerose dormienti.