Teatro Quirino. “La dolce ala della giovinezza”, effimero e durevole della vita

È in scena al teatro Quirino di Roma fino al 12 gennaio la riduzione del dramma teatrale di Tennessee WilliamsLa dolce ala della giovinezza” (Sweet bird of youth). La storia è quella di Chance Wayne (Gabriele Anagni), un giovane che fidando nella propria bellezza, aveva abbandonato la fidanzata e la provincia cercando a Hollywood il successo come attore.

Ora a trent’anni, dopo lungo tempo, fa ritorno nella sua città natale insieme ad Alexandra del Lago (Elena Sofia Ricci), una famosa attrice che col passare degli anni e in seguito a un recente fiasco, si sente sul viale del tramonto.

Chance non ha mai dimenticato il primo amore e desidera ritrovarlo, ma le cose sono peggiorate, tanto più che lui non ha fatto fortuna: il padre della ragazza, un politico del luogo, non lo sopporta e dopo un’infezione venerea trasmessa dal giovane a sua figlia, è arrivato a desiderare per Chance la castrazione, come auspica a ogni negro che rappresenti un pericolo per ogni donna bianca.

Chance è il gigolò di Alexandra del Lago, la quale per darsi un tono ora si fa passare per principessa. Lui sta con l’ex star per danaro e spera di poterla sfruttare per ottenere finalmente, prima dello spegnersi della gioventù, quel successo al quale non ha mai rinunciato. Alexandra lo disprezza e anche Chance disprezza se stesso, ma insieme colmano la solitudine, si rispecchiano l’uno nell’altra, tutti e due dipendono dall’alcol e dalle droghe trascinandosi in un cupio dissolvi …  La conclusione significativa alla quale ci conduce Tennessee Williams è geniale e arriva inaspettata

Il senso di questo dramma è tutto nei dialoghi serrati, nell’intensità psicologica dei personaggi. Atto unico movimentato, un’ora e cinquanta che scorre veloce, anche se la sapiente scenografia ha scene poco cangianti.

Allo spettatore arriva la riflessione sulla caducità della nostra vita, sull’effimera ansia di successo al quale la sola bellezza non apre le porte, chiarisce come l’appagamento personale sia interiore e non discenda dall’acclamazione altrui, dai titoli inventati, illumina la nostra paura della perdita, la sofferenza di un’esistenza senza principi.

Una pièce scritta da Tennessee Williams nel 1952 ma sempre attuale in una società dove molte carriere sono determinate dalla quantità dei “like” e l’aspirazione massima è averli.

Bravissimi Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni, l’intero cast armonico e credibile, esperta la regia di Pier Luigi Pizzi. Completano la riuscita dell’opera i costumi e una scenografia che trasmette la solitudine del lusso precario. Azzeccate le musiche. 

Teatro Quirino di Roma

Fino al 12 febbraio 2023
Fondazione Teatro della Toscana – Best Live
presentano

ELENA SOFIA RICCI

LA DOLCE ALA DELLA GIOVINEZZA

di Tennessee Williams

traduzione Masolino D’Amico

con
GABRIELE ANAGNI

e con
Chiara Degani   Flavio Francucci   Giorgio Sales   Alberto Penna
Valentina Martone   Eros Pascale   Marco Fanizzi

scene e costumi Pier Luigi Pizzi
musiche Stefano Mainetti
ligth designer Pietro Sperduti

regia PIER LUIGI PIZZI

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