Teatro Ciak: “L’ospite inatteso” da standing ovation

Presso il Teatro Ciak di via Cassia n°692 è in scena l’indimenticabile successo di Agatha Christie: “L’ospite inatteso” per la regia di Anna Masullo e la traduzione di Edoardo Erba. Il sipario si apre su una grande casa nella campagna gallese avvolta in una fitta nebbia e su un uomo che, rimasto a piedi, entra nell’abitazione dalla porta di servizio e si trova faccia a faccia col cadavere di un uomo appena freddato con un colpo di pistola alla testa e di una giovane donna, con ancora in mano l’arma.

Il malcapitato – che dichiara di chiamarsi Michael Starkwedder – ha una reazione del tutto imprevedibile e piuttosto che denunciare il misfatto alla polizia, decide di ascoltare la versione dei fatti della donna, scegliendo, poi, di aiutarla a scagionarsi dall’omicidio del marito: Richard Warwick, ex cacciatore paraplegico, sadico e malvisto. Stakwedder racconta di essere un ingegnere di origine gallese e di essersi impantanato lì con l’auto a causa della scarsa visibilità e così su due piedi imbastisce un alibi per Laura Warwick, che passa in rassegna i tanti nemici che il marito aveva a causa del suo brutto carattere e del suo hobby del tiro a segno notturno sui randagi. Su tutti, prevale il nome di un canadese di origine scozzese MacGreggor: un uomo il cui figlio è stato investito e ucciso dal marito Richard, risultato innocente grazie alla testimonianza della sua allora infermiera. Una vicenda triste e ingiusta, a detta della moglie Laura, che conosceva i problemi di alcolismo del marito e si delinea così il movente dell’omicidio per vendetta.

L’ingegnere scrive, allora, un messaggio usando i caratteri di un giornale, per far ricadere la colpa sul canadese di origine scozzese e intima alla donna di tornare a letto, adducendo un gran mal di testa che l’aveva costretta a letto presto, così da crearsi un alibi, mentre lui si sarebbe ritirato in una pensione per la notte.

La mattina dopo, gli altri familiari trovarono il cadavere e senza alcun cenno di tristezza convocarono la polizia per denunciarne la morte, ma senza il minimo sospetto su ciò che fosse davvero accaduto. La vicenda si infittisce ancor di più, non appena viene rinvenuto sulla scena del crimine, un accendino appartenente a Julian Farrar, un politico locale e amante di Laura Warwick, che aveva dichiarato di non essere stato lì la sera precedente. Dopo alcuni giorni, crolla l’alibi e il movente dell’omicidio, perché il presunto colpevole MacGreggor viene dichiarato morto da anni e la polizia, pertanto, comincia a indagare all’interno della famiglia per scoprire chi sia il vero colpevole: un’impresa tutt’altro che scontata, in un contesto dove tutti o quasi avevano un valido motivo per volere il signor Richard morto…

Da punto di vista interpretativo, impeccabile e carismatico è Martino Duane, nel ruolo chiave dell’ingegnere Michael Starkwedder; non da meno è la performance della coprotagonista Linda Manganelli in arte Laura Warwick, che stupisce con la sua naturale nonchalance. Degne di nota è la prova del giovane Michele Fasanelli, impegnato nel difficile ruolo del disturbato fratellastro Jan Warwick e quella di Angiola Baggi, nei panni della madre di Richard: attrice di grande esperienza che detta i tempi scenici e trafigge lo spettatore col suo sguardo profondo. Tutti bravi e tecnicamente preparati, in grado di recitare senza microfoni e senza perdere in chiarezza espositiva: una pièce dalla scrittura impeccabile che mantiene alta la suspense sino all’ultimo secondo, messa in scena magistralmente, che merita di essere apprezzata in ogni dove.

Sino al 30 marzo al Teatro Ciak

L’OSPITE INATTESO

Di Agatha Christie

Traduzione italiana di Edoardo Erba

Regia Anna Masullo

Con Martino Duane, Linda Manganelli, Angiola Baggi, Miriam Spera, Stefano Quatrosi, Sergio Mancinelli, Guido Targetti, Leonardo Caneva, Michele Fasanelli

Musiche: Alessandro Molinari

Costumi: Valentina Bazzucchi

Disegno: Luci Marco Catalucci

Aiuto Regia: Sofia Pizzi

Scenotecnica LT Costruzioni di Giacomo Celentano

Capo Macchinista: Daniele Iraci

Aiuto scenografo: Daniel Falappa

Sartoria Lab Costume

Foto e Locandina: Diego Buonanno

Ufficio Stampa: Alessia Ecora

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