“Più libri più liberi”: parole e storie 

ROMA – Si è conclusa domenica 8 dicembre “Più libri più liberi”, la Fiera della piccola e media editoria svoltasi all’interno della Nuvola dell’Eur. 

La manifestazione tornerà il prossimo anno dal 4 all’8 dicembre 2025 sempre nella stessa sede e il tema sarà “Ragioni e sentimenti” attraverso il quale, partendo dalla ricorrenza dei 250 anni dalla nascita di Jane Austen, si indagherà ciò che muove gli scrittori, ma soprattutto coloro che amano leggere.

“Più libri più liberi” ha portato con sé, in questi cinque giorni appena conclusisi, un bagaglio di immagini, parole, suoni. 

E se i libri restano il fulcro principale dell’intera manifestazione, colpisce come, ogni anno, ciò che muove fiumi di persone tra gli stand delle case editrici, gli albi illustrati, i romanzi, i saggi, sia la stessa sorprendente passione per la parola scritta e parlata, proclamata, urlata, sussurrata nella commozione dei ricordi. 

Gli eventi cardine hanno portato alla Nuvola autori come Alessandro Barbero, Alicia Giménez-Bartlett, Nicola Lagioia; ma anche Donatella Di Pietrantonio – autrice vincitrice del Premio Strega 2024 -, Daniele Mencarelli, Francesco Piccolo. 

Molte sono le parole passate e rimaste in questi giorni di “Più libri più liberi”: parole di ferita e perdita e di rinascita; le parole dei ricordi di Marcello Fois, Paola Gallo, Chiara Valerio e Marinella Perroni che, tra lacrime e sorrisi, ci restituiscono una Michela Murgia battagliera e generosa, nella sua assenza-presenza che tuttora stupisce.

E, ancora, la parola poetica che diviene salvifica quando a scriverla e a renderla immortale è San Francesco che, come ricorda il poeta Davide Rondoni, trasferisce in essa lo stupore della creatura segno del suo Creatore. 

La poesia diviene “qualcosa che ci àncora alla realtà nella parte più profonda di noi” anche per lo scrittore e poeta Giovanni Nucci e ci spinge al di fuori del trauma, ci costringe a nominare la ferita e a lenirla in versi, perché “di fronte alla devastazione delle guerre, l’unica cosa che resta sono le parole”.

Così il potere ineguagliabile dei libri si esprime in quella scintilla di umanità che credevi perduta e dona la capacità di illuminare la pazienza dei bambini in attesa del disegno di un illustratore, come fosse un tesoro, e le parole di un autore come Alessandro Barbero che, di fronte alla folla richiamata dalla sua presenza in Fiera, ricorda, con stupefacente freschezza, i giorni emozionanti del suo esordio da scrittore.

Le storie, infine, e le parole che riescono a raccontarle hanno riempito in ogni angolo, gradino, linea sospesa, questa Nuvola dei libri, così come ogni anno la manifestazione stessa dichiaratamente si prefigge; e di quelle storie raccontate sottovoce tra sconosciuti in fila ad attendere il proprio scrittore, illustrate ai più piccoli in uno spazio di magia, storie buone come manifesti di ricerca e speranza dentro le sofferenze personali e del mondo, di quelle storie resta il momento esatto nel quale hai compreso di esserne parte anche tu.

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