Francia, un tripudio di iniziative culturali

Francia…. chiudi gli occhi e pensi… Tour Eiffel, alta moda, Louvre, Saint Tropez, Camargue, Mont Saint Michel. Apri gli occhi e realizzi che la Francia è certamente questo ma è anche un tripudio di iniziative culturali, di ogni tipo e genere, in ogni dipartimento, in ogni cittadina, grande o piccola che sia

Di seguito alcuni spunti e tutti “valgono il viaggio”.

Inaugurata il 1 giugno 2016 a Bordeaux, la Cite du Vin è un complesso culturale unico al mondo dedicato al vino come patrimonio culturale, universale e “vivente”. Realizzato all’interno di un edificio spettacolare e modernissimo offre un viaggio sensoriale – anzi polisensoriale – e, grazie alle tecnologie digitali, immersivo attraverso tutto il mondo, tutte le età e tutte le culture.

La Cite du Vin è l’unico spazio al mondo ad offrire un approccio simile al mondo del vino: 3000 mq, 19 percorsi tematici interattivi, mostre temporanee, programmazione culturale serrata, senza ovviamente trascurare corsi e degustazioni: imperdibile la vista che si gode dai 35 metri di altezza del belvedere.

Con oltre 6 milioni di motivi conservati e circa 50.000 documenti tessili il Museo della Stampa su stoffa di Mulhouse è oggi il più importante centro d’immagini tessili al mondo. Tessuti a metraggio, biancheria da corredo, foulard e scialli consentono di rivivere la storia della decorazione sul tessuto dal 1833 ai giorni nostri. Ma la storia della stampa sul tessuto consente di avvicinarsi ad argomenti molto più ampi rispetto alla semplice decorazione delle stoffe quali l’industria, la moda e la tecnologia. Il 2018 è dedicato alle collezioni più rare ed importanti con una mostra temporanea dei manufatti più preziosi conservati nel Museo.

A Marsiglia la Citè Radieuse, o “villaggio verticale” è un’unità residenziale di abitazioni popolari progettata dal celeberrimo architetto Le Corbusier tra il 1947 e il 1951 ed è oggi iscritto nella lista del Patrimonio dell’umanità. Considerato per anni brutto perchè eccessivamente eccentrico e difficile  da comprendere è oggi meta di visite guidate. Esperimento riuscito a differenza del romano Corviale e del genovese Biscione, venne ideato come un piccolo quartiere autosufficiente: nei suoi  165 metri di lunghezza, 24 di larghezza e 56 di altezza ospita spazi e sale comuni. Deve il proprio nome al fatto di essere esposto al sole a ovest e ad est. al terzo piano c’è dal 1969 lo stesso panificio pasticceria mentre l’asilo e la palestra dell’ultimo piano sono stati convertiti in un centro di arti contemporanee.

Nantes è un riuscitissimo esempio di rinnovamento urbano: dal pieno declino economico è riuscita a risorgere grazie ad un’ampia operazione culturale ed edilizia tuttora in corso che ha trasformato le aree dismesse dei cantieri navali e delle imprese siderurgiche in zone ricchissime di offerta culturale in costante evoluzione. Grazie all’opera di rinnovamento a 360° che ha visto coinvolti numerosi studi ed è stata diretta dall’équipe di Alexandre Chemetoff l’area dell’Ile de Nantes si presenta completamente trasformata. L’obiettivo è stato quello di ripensare completamente la zona trasformando anzichè distruggere il ricco patrimonio industriale. Il Parc des chantiers ospita il Grand Elephant gigantesca “macchina meccanica” mobile, spazi per concerti, la giostra, atelier di artisti, bar, ristoranti, opere ed installazioni fisse e temporanee, mentre i 60 chilometri di estuario della Loira sono stati trasformati in una galleria d’arte contemporanea all’aperto. Sono infatti 30 tra permanenti e temporanee le installazioni gigantesche che emergono dalle acque o dalle paludi e che i visitatori possono ammirare anche dalle barche che, in ogni stagione, offrono mini crociere turistiche.

http://www.estuaire.info/fr/le-parcours/

Ente turismo francese www.france.fr

 

 

 

Condividi sui social

Articoli correlati