“Banda minima Garantita”: sold out il concerto per celebrare i vent’anni di carriera e il libro omonimo che li racconta

«Se fosse accorsa anche solo la metà delle persone stasera, ne sarei stato comunque entusiasta». A dirlo è Antonio De Santis, bassista dei “Banda minima Garantita”: il gruppo che la sera del 12 ottobre presso la “Locanda Blues” ha festeggiato i 20 anni di attività, tra musica e parole. Infatti, è stato un tutto esaurito per questa grandiosa festa dell’amicizia, sugellata dall’amore per la musica a tutto tondo, con un repertorio pop-rock  diversificato per soddisfare il pubblico di affezionati, che da vent’anni li seguono assiduamente. A completare questo grande successo, la presentazione del libro “Banda minima Garantita” che celebra la loro avventura di musicisti per passione e racconta le tappe salienti della loro storia: un testo che si propone di assurgere a “vademecum” per tanti giovani aspiranti musicisti.

Ad aprire l’evento, la giornalista e addetta stampa Lisa Di Giovanni, curatrice, anche, della prefazione di – “Banda minima Garantita: venti anni di musica e di amicizia” – insieme a Fabio Gimignani, editore di Jolly Roger. Quest’ultimo ha posto sull’accento «sulla professionalità di questo gruppo che poco o niente ha da invidiare ai cosiddetti “professionisti” e sulla funzione sociale di questo testo, che mette la loro fruttuosa esperienza a servizio dei più giovani». Anche la giornalista ha spiegato «come questo progetto nato da un’iniziativa di team building aziendale e dalla condivisione della stessa passione per la musica sia diventato duraturo e costruttivo grazie alla dedizione, alla perseveranza e all’entusiasmo».

La serata è proseguita fluidamente, alternando il concerto a intermezzi letterari: ad aprire il concerto “Oye como va” di Santana cantata all’unisono da entrambe le voci – quelle di Massimo e Alessio Lai – rispettivamente padre e figlio e accompagnati in modo ineccepibile dagli altri componenti: Raffaele Longo, batteria, Antonio De Santis – basso e voce – e le due chitarre Mauro Moriconi ed Emilio Ripani. Proseguono a suonare brani della tradizione pop- rock italiana come: “Mare d’inverno” di Loredana Bertè, “Nastro rosa” di Lucio Battisti, “L’amore conta” di Ligabue, “Banane e Lamponi” di Gianni Morandi, “Stessa storia, stesso posto, stesso bar” degli 883 e “Ti sembra normale” di Max Gazzè.

Un’ulteriore break per consentire ai componenti del gruppo di firmare le copie del libro, tutte esaurite e raccontare la loro originale storia. Tutti hanno convenuto che la musica è stato “il loro giardino segreto: quel momento privato che consente loro di migliorarsi tecnicamente e di passare, allo stesso tempo, una serata tra amici”. Il più giovane tra loro e loro ultimo acquisto, Alessio Lai, figlio della voce storica Massimo e nipote di Antonio De Santis ha raccontato: «Sono entrato nel gruppo, nel 2018, su proposta di mio zio Antonio, che mi ha prima avvicinato alla musica dei Dire Straits e mi ha poi chiesto se volessi interpretarli ed è da allora che canto con mio padre, che sin da piccolo mi ha trasmesso questa passione».

La parola è passata poi a suo zio, Antonio De Santis, musicista e strumentista di lungo corso, bassista e “promoter del gruppo” che ha ribadito: «Non ci sentiamo professionisti, anche se suoniamo insieme da tanti anni, conoscendosi talmente a fondo da poter prevedere ciascuno le reazioni dell’altro: la nostra ricetta è 50% amicizia e 50% musica».

Emilio Ripani, appassionato e valente chitarrista ha aggiunto: «La mia passione per la musica nasce sin dagli anni dell’oratorio, con collaborazioni musicali sin da giovanissimo, ma è con loro, che tra cambiamenti ma con costanza, suono da 20 anni e quando non siamo insieme, ci manchiamo l’un l’altro: una bellissima esperienza condivisa è stata incontrare Mogol al CET (Centro Europeo di Toscolano) in Umbria. Dice la sua, anche, il chitarrista Mauro Moriconi: «Ora che siamo cresciuti, dopo 20 anni insieme, siamo diventati più consapevoli e ciò che più conta, per noi, è “far divertire la gente e vederla spensierata”, continueremo finché si potrà».

Dello stesso parere anche il decano del gruppo, il batterista Raffaele Longo, che suonò anche al fianco di Gigi Sabani e Gianni Morandi con i RaMaDA’, il suo precedente gruppo, che ha dichiarato : «Ci sono stati anche momenti di sconforto nel corso di questi anni, ma è la passione per la musica che ci ha motivato ad andare sempre avanti». La seconda parte del concerto è improntata alla musica internazionale: i maggiori successi dei Dire Straits, Pink Floyd, David Bowie, Jarabe de Palo, Creedence Clearwater Revival, Rino Gaetano ed altri, spesso accompagnati dalla voce di Alessio Lai, oltre che dalla chitarra acustica di Ripani.

Un repertorio davvero variegato, come spiega anche la prima voce, Massimo Lai: «Suonare brani di genere diverso è ambizioso e non semplice, soprattutto per i chitarristi e bassisti che dettano il tempo, ma ci dà molta soddisfazione e fa contento il nostro pubblico». Dello stesso parere anche Antonio De Sanctis, che sottolinea “l’importanza di reinventarsi per seguire le proprie inclinazioni e il gusto del pubblico che si evolve”. “Soddisfatti del grande seguito e della professionalità della band”, anche, i gestori della Locanda Blues, che erano al completo. Una serata divertente e all’insegna dell’amicizia più autentica, resa possibile dalla professionalità dei “Banda minima Garantita” e della giornalista Lisa Di Giovanni che ha valorizzato ogni singolo contributo.

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