Rendicontazione di sostenibilità. L’ESG per creare valore sostenibile

L’Agenzia del Demanio ha pubblicato la sua prima rendicontazione di sostenibilità.

L’Agenzia guidata da Alessandra dal Verme è il primo ente pubblico economico a dotarsi volontariamente di uno strumento per comunicare agli stakeholder la creazione di valore attraverso il patrimonio immobiliare pubblico, gli obiettivi, i programmi, le principali iniziative e i risultati raggiunti nel 2023 in termini di sostenibilità.

L’attività di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato genera infatti impatti sociali, ambientali, economici e di governance e l’Agenzia del Demanio ha deciso di adottare l’approccio ESG (Environmental, Social and Governance) al ciclo di investimento immobiliare: “gli aspetti legati alle ricadute sull’ambiente e sul territorio (miglioramento delle prestazioni energetiche, riduzione del consumo di suolo e di risorse naturali, impegno a preservare il sistema climatico), l’impatto sociale (riqualificazione e rigenerazione di aree degradate, miglioramento delle condizioni di accessibilità e fruizione, l’inclusione sociale, ecc.), la governance (processi innovativi, ritorno di immagine ed efficienza operativa), diventano così tutti fattori di valutazione complementari a quelli tecnici, economici e finanziari”.

Ma vediamo che cos’è l’ESG?

L’ESG, acronimo di Environmental, Social, Governance, è un insieme di criteri utilizzati per valutare quanto un’azienda o un’organizzazione si comporta in maniera sostenibile e responsabile nei confronti dell’ambiente, della società e della governance. Questi criteri sono cruciali per gli investitori, gli stakeholder e i consumatori che vogliono supportare e collaborare con aziende che si impegnano a creare valore sostenibile.

E quali sono i parametri da prendere in considerazione?

  1. Environment (Ambiente):
    • Miglioramento delle prestazioni energetiche: Misurazione e riduzione del consumo energetico.
    • Riduzione del consumo di suolo e di risorse naturali: Uso sostenibile delle risorse naturali.
    • Impegno a preservare il sistema climatico: Controllo e riduzione delle emissioni di gas serra e altre iniziative per combattere il cambiamento climatico.
  2. Social (Sociale):
    • Riqualificazione e rigenerazione di aree degradate: Iniziative per migliorare e recuperare aree svantaggiate.
    • Miglioramento delle condizioni di accessibilità e fruizione: Facilitare l’accesso e l’utilizzo delle strutture per tutti.
    • Inclusione sociale: Promozione della diversità e dell’inclusione all’interno delle comunità e del luogo di lavoro.
  3. Governance (Governance):
    • Processi innovativi: Adozione di nuove tecnologie e metodologie per migliorare l’efficienza.
    • Ritorno di immagine: Miglioramento della reputazione e dell’immagine pubblica dell’ente.
    • Efficienza operativa: Ottimizzazione delle operazioni per aumentare la trasparenza e la responsabilità.

Dal 2025, le aziende saranno tenute a rispettare obbligatoriamente i criteri ESG per rendicontare le loro attività in maniera trasparente e sostenibile. Questo obbligo rappresenta un passo importante verso la sostenibilità aziendale, assicurando che le imprese non solo mirino al profitto, ma anche alla responsabilità sociale e ambientale.

L’implementazione dei criteri ESG obbligatori includerà i 17 parametri

  1. Emissioni di gas serra: Reporting dettagliato delle emissioni di CO2 e altre emissioni nocive, con piani di riduzione chiari.
  2. Consumo energetico: Misurazione e ottimizzazione dell’uso dell’energia.
  3. Gestione delle risorse idriche: Uso sostenibile dell’acqua, riduzione degli sprechi e gestione delle risorse idriche.
  4. Gestione dei rifiuti: Politiche per ridurre, riciclare e gestire i rifiuti in modo sostenibile.
  5. Biodiversità e protezione ambientale: Misure per minimizzare l’impatto sulla biodiversità e proteggere l’ambiente naturale.
  6. Salute e sicurezza sul lavoro: Garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre.
  7. Diversità e inclusione: Iniziative per promuovere la diversità e l’inclusione nel luogo di lavoro.
  8. Diritti umani: Rispetto dei diritti umani in tutte le operazioni aziendali.
  9. Coinvolgimento della comunità: Contributi e supporto alle comunità locali.
  10. Etica aziendale: Adozione di comportamenti etici e trasparenti.
  11. Trasparenza e rendicontazione: Pratiche di rendicontazione trasparente delle attività e delle performance aziendali.
  12. Condizioni di lavoro: Promuovere condizioni di lavoro dignitose e giuste.
  13. Innovazione sostenibile: Sviluppo di tecnologie e processi innovativi sostenibili.
  14. Responsabilità di prodotto: Sicurezza e sostenibilità dei prodotti e servizi offerti.
  15. Catena di fornitura sostenibile: Gestione responsabile e sostenibile dei fornitori e della catena di fornitura.
  16. Governance aziendale: Strutture di governance che assicurino responsabilità e integrità.
  17. Compliance e legalità: Conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore.

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