Caso Yara Gambirasio. L’appello della madre

ROMA – “Io e mio marito viviamo sospesi nella paura che ciò che è successo a Yara possa ripetersi per mezzo della stessa mano” queste le parole di Maura Panadese, la madre di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa da Brembate di Sopra in provincia di Bergamo nel novembre di tre anni fa e poi ritrovata senza vita in un campo a Chignolo d’Isola il 26 febbraio successivo.


“Chi sa parli, vogliamo giustizia, lo dobbiamo agli altri nostri figli”, ha aggiunto la mamma di Yara davanti alle telecamere di Sky  Tg24 e Bergamo Tv.
La donna lancia un appello,so che tutti stanno profondendo il massimo sforzo per la risoluzione di questo caso ma ciò evidentemente fino a questo momento non è bastato”, parla anche a nome del marito e sottolinea ”viviamo in attesa di un dettaglio, di una telefonata, che ci permetta tra l’altro di dare risposte concrete agli altri nostri figli. Viviamo nella speranza che anche dopo tre anni chi ha visto, ha sentito o è venuto a conoscenza di qualcosa, anche un particolare che ritiene irrilevante si faccia avanti senza paura”.
La madre conclude  ”Abbiamo fiducia nella giustizia umana oltre che in quella divina e attendiamo con ansia che il responsabile di questo atroce gesto, che ci ha provocato il più terribile dei lutti, venga finalmente assicurato alla stessa e messo in condizione di non nuocere più”.

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