IL CAIRO – “Il cadavere del giovane italiano Giulio Regeni”, lo studente friulano scomparso al Cairo in circostanze misteriose la notte del 25 gennaio, “è stato consegnato ai medici legali su ordine della procura di Giza per chiarire la causa del decesso”.
E’ quanto hanno dichiarato fonti di sicurezza e mediche citate dal quotidiano egiziano online ‘El Watan News’. Le stesse fonti hanno precisato di “non sapere ancora” se Regeni “è stato investito da un’auto o assassinato”. Il corpo dello studente italiano è stato ritrovato ieri dalle autorità di sicurezza di Giza sulla strada Cairo-Alessandria che attraversa un tratto desertico.
“Il cadavere di Giulio presenta segni di tortura, bruciature di sigaretta, percosse, escoriazioni e un orecchio tagliato”. Lo ha rivelato il procuratore capo di Giza, Ahmad Nagi, secondo quanto si legge sul sito della tv egiziana ‘Al-Ghad’.
Stando a Nagi, il corpo dello studente era “nudo nella metà inferiore”. Intanto, riferisce il sito, l’hashtag #giulioregeni è in cima ai tweet più popolari tra gli internauti egiziani. Nel frattempo il direttore della Prefettura di Giza, generale Ahmed Hegazi, ha dichiarato a giornalisti al Cairo che “diramerà il comunicato del ministero dell’Interno dopo la fine dell’autopsia e delle indagini”. Seconde le autorità il giovane sarebbe morto “a causa di un incidente stradale”. E’ quanto ha dichiarato il direttore della polizia di Giza, Khaled Shalabi, secondo cui “è da escludere il movente criminale”. “Le prime indagini evidenziano che è stato vittima di un incidente d’auto”, ha detto, negando che lo studente sia stato colpito da “spari o coltellate”.