Responsabilità civile per i togati. Vergognoso colpo basso alla Giustizia

ROMA – Questa giornata segna l’ennesima sconfitta per il Paese, soprattutto per la Giustizia. Montecitorio ha approvato un emendamento proposto dalla lega Nord, precisamente da Gianluca Pini, che introduce la responsabilità civile dei magistrati, ovvero se il giudice sbaglia dovrà pagare di persona.

Il testo dovrà essere approvato anche al Senato, ma il risultato di oggi non promette niente di buono.
I voti favorevoli sono stati 264, mentre quelli contrari 211 con un astenuto. La votazione si è svolta a scrutinio segreto come la stessa Lega aveva richiesto. E ora, a fronte di questo scandaloso risultato, i magistrati sono pronti allo sciopero.
Insomma assistiamo all’ennesimo fallimento perpetrato ai danni di un pilastro fondamentale dello Stato, ovvero quello giudiziario.
E pensare che Pier Luigi Bersani aveva perfino creduto che il Pdl votasse contrario, come aveva fatto intendere. Com’è possibile pensare che il partito di Berlusconi aspirasse a tanto, considerando tutti i precedenti contro le toghe “rosse”, come le definisce il Cavaliere. Indebolire, depotenziare la magistratura, farle pesare il ruolo di arbitro super partes è stato l’obiettivo numero uno dell’ex governo Berlusconi. E guarda caso questo emendamento spunta proprio adesso mentre si parla dei soldi rubati dalle casse del partito  da Luigi Lusi, 13 milioni di euro, e dell’affarista senatore del Pdl Riccardo Conte, membro della Commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama, che nel giro di poche ore ha acquistato per 26,5 milioni di euro un intero palazzo in pieno centro a Roma e  poi  l’ha rivenduto  per 44,5 milioni di euro.

Forse non è ancora chiaro a tutti cosa determinerà questo provvedimento, che a prescindere dal grado di giudizio, farà pagare ai singoli magistrati gli errori: “chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento  – di un magistrato – in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue funzioni o per diniego di giustizia, possa rivalersi facendo causa allo Stato e al magistrato per ottenere un risarcimento dei danni”, stabilisce il provvedimento.

Inutile nasconderlo, questo emendamento provoca uno squarcio profondo nel potere giudiziario perchè chi avrà le possibilità economiche farà di tutto per appellarsi alla responsabilità civile dei magistrati innescando una vera e propria battaglia tra poteri. Pensiamo ad esempio alla recente vicenda delle escort , durante la quale si mise in moto la cosiddetta macchina del fango contro il Pm Ilda Boccassini. Eravamo solo all’inizio di un disegno più complesso finalizzato a indebolire i togati scomodi.
Pensate quale possibilità si presenterà  per tutti quei noti e ricchi personaggi in attesa di giudizio,  che non aspettano altro che puntare il dito contro il magistrato “comunista”. Tanto a loro i soldi non mancano. E pensate alla tensione continua a cui sarà destinato il magistrato il cui compito è quello di interpretare una legge ed emettere una sentenza nel massimo della serenità. Insomma i ricchi che spesso sono anche quelli che rubano avranno un’arma in più, direttamente contro chi li dovrà giudicare.

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