Migliore, (Sel) Primarie: “No a Renzi, fiducia a Bersani”

ROMA – In sei giorni si decide il governo del Paese, un’occasione storica per il centrosinistra.

La scelta del candidato premier ha questo significato, sarà decisiva per affrontare  la campagna elettorale e vincere.. “Le forze  politiche che si sono misurate nel primo turno delle primarie hanno questa responsabilità e, in particolare – dice Gennaro Migliore del Coordinamernto nazionale  di Sinistra ecologia e libertà – noi che abbiamo  già dato un contributo importante ,al successo delle elezioni che hanno visto la partecipazione di più di tre milioni di cittadini. Positivo -sottolinea  il risultato ottenuto da Nichi Vendola con quel 15,6% risultato del voto nelle grandi città e nelle aree dove più forti sono le diseguaglianze sociali.Anche se, puntualizza,  abbiamo pagato un prezzo alla polarizzazione del confronto  interno al Pd.  Un voto  che non intendiamo certo disperdere” “ Sentiamo quanto grande sia la nostra responsabilità in questo momento, siamo una forza che ha creduto nella coalizione di centrosinistra, è stata protagonista della sua costruzione ,certo non facile. In questi sei giorni di cui tu parli -prosegue-saremo impegnati  perché i nostri elettori del primo turno tornino a votare, lavoreremo perché siano ancora di più.” 

 

I cittadini alle urne per decidere il governo del Paese

“ I cittadini  andati alle urne –afferma-sono l’ espressione chiara di chi non ne può più di non decidere, di affidarsi ai tecnici,  di chi  vuole  partecipare, essere protagonista, decidere chi dovrà governare il Paese. Il centrosinistra per noi resta l’obiettivo di  fondo e  ci sentiamo ancor più impegnati  proprio perché sentiamo di rappresentare, in particolare, quelli  che più  pagano le crescenti disuguaglianze,che non hanno  avuto né voce né potere. Coloro che avvertono il bisogno di affrontare la crisi non come la solita emergenza che fa pagare ai lavoratori, alle fasce più deboli della popolazione e poi tutto torna come prima, ma con una svolta , un cambiamento nella politica economica e sociale”. 

 

Un impulso chiaro alla coalizione di centrosinistra

E qui veniamo al punto cruciale,la indicazione di voto che Sel darà agli elettori  a partire da quelli che hanno votato per Vendola. “ Certo non indicheremo  Renzi- dice  Migliore- non abbiamo niente contro di lui ma è un trasformista. Lo dico non come un’offesa. E’ un dato di fatto. Ha detto che bisognava rottamare D’Alema. Ora scopre Blair, come suo punto di riferimento, ma dimentica che proprio  D’Alema era uno degli alleati di Blair. Il problema  insomma è un cambiamento politico quello che ci interessa e non anagrafico.” Allora Bersani- gli chiedo-, visto che i candidati sono due? Migliore misura le parole. Intanto niente incontri riservati, ristretti, posti da spartire. “ Noi chiediamo a Bersani  che si è battuto  perché ci fossero le primarie, compreso il ballottaggio,di mantenere , come ha fatto fino ad ora, ed abbiamo fiducia che continuerà a farlo, il  profilo  netto  che caratterizza  la proposta politica del  centrosinistra,  di dare in questo senso un impulso chiaro alla coalizione, rappresentando  cosi chi ha dato il voto a Sel. “

 

La Carta di intenti,base impegnativa e condivisa

 

La base condivisa è la Carta di intenti, leggera ma impegnativa per una coalizione  di centrosinistra, certo  una parte della società, antagonista al centrodestra    ma che  fa le sue proposte all’intero paese per uscire dalla crisi, guardare al futuro.  Un profilo politico alto- sottolinea ancora-  che punti alla riduzione delle diseguaglianze, a contrastare la precarietà, all’ampliamento dei diritti individuali e collettivi, il primo del quali come dice la Costituzione è il lavoro, alla lotta alla corruzione che è costata in questi anni più di 70 miliardi sottratti alla collette vita. Non  si  è stati ancora capaci di far tornare fra i reati il falso in bilancio”.  “ 

 

Il rispetto delle regole per il voto di ballottaggio

Le leggi- prosegue devono essere rispettate  e e così le regole, quelle che ci siamo dati come coalizione e che ora Renzi  vuole rimettere in discussione a proposito di chi ha diritto di votare domenica. Del resto lui stesso dice come la pensa a proposito di  competizioni. Quando ha  affermato che a lui non interesserebbe il premio della critica al festival di San remo, ma vincere il Festival  la dice lunga . Il rispetto delle regole è un arma per evitare disastri di massa. E noi vogliamo che anche il ballottaggio sia una grande manifestazione politica, di massa, una  rinnovata festa della democrazia”.

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