Bersani, Berlusconi perderà. Anche Monti al vertice Ppe

ROMA – Bersani, dalla Associazione della Stampa estera a Roma dove tiene una conferenza stampa,  manda un messaggio molto chiaro al vertice del Partito popolare europeo che si svolge a Bruxelles  nella sede dell’Academie Royale de Belgique.

Messaggio che arriva anche al premier Monti, presente, a sorpresa, su invito del presidente del Ppe Wilfried Martens. E, in particolare, a Berlusconi. Un vertice molto importante cui partecipano fra gli altri Anghela Merkel, la nemica numero uno del cavaliere, Barroso, Von Rompuy, lo stato maggiore dei tecnocrati della Ue,. Dopo le giravolte di Berlusconi , racconta barzellette, dice Montezemolo, in stato confusionale lo definisce Casini, la presa di posizione di Bersani pone un punto fermo  in una campagna elettorale che rischia di deviare \dall’obiettivo di fondo: dare all’Italia un governo che sia in grado di affrontare la crisi, che punti sul lavoro e sull’uguaglianza come dalla Carta di intenti sulla quale la coalizione del centrosinistra ha tenuto le primarie. Insomma l’oggetto della campagna elettorale non può essere il cavaliere.

Per il Pdl una specie di commissariamento

Del resto l’accoglienza che il Ppe gli ha   riservato è una specie di commissariamento del Pdl e del suo presidente, Berlusconi appunto. Un commissariamento cui assiste Monti,  che lo stesso cavaliere ha chiamato in causa indicandolo come possibile capo di uno schieramento di centro destra e moderati, Lega compresa. Lui si riserverebbe il ruolo di capo di questo schieramento, che esiste solo nella testa del cavaliere stesso. Monti non commenta, ma si limita ad una battuta al curaro: “Io mi dimetto per colpa del Pdl che di fatto mi ha sfiiducaito in parlamento”.  Da Palazzo Chigi si fa sapere che l’ipotesi avanzata da Berlusconi non ha alcun fondamento. Interviene anche maroni che esclude qualsiasi partecipazione della Lega ad ammucchiate come quelle indicate da Berlusconi.  Martens è Daul il capo gruppo dei popolari al parlamento europeo hanno ricordato che in Italia occorre garantire stabilità il \contrario di quello che ha fatto Berlusconi sfiduciando il governo Monti. La lotta al populismo e all’antieuropismo ,hanno ribadito, sono “due elementi fondanti del Ppe”, una posizione che è anche mirata “sulla situazione politica in Italia”. “Non siamo-dice Daul-dalla parte di quelli che non dicono la verità ai loro concittadini sperando di ottenerne voti in cambio di vane promesse populiste”. Il riferimento a Berlusconi è molto chiaro.

Il segretario del Pd. Costruendo un grande network dei progressisti

 Ed arriva la conferenza stampa di Bersani. “Noi stiamo cercando una nuova forma di partito per il nuovo secolo. Dentro a questa ambizione c’è la dimensione internazionale, superando le ‘antiche’ famiglie politiche e costruendo un network di progressisti. Costruire un grande network significa individuare i temi del confronto e uno di questi temi è la sovranità. Il Partito democratico nasce come un esperimento inedito di fusione di culture diverse, di diverse matrici. Non è più un esperimento ma una realtà, è il primo partito”. 

“Verrebbe una tentazione-prosegue Bersani- di fare anche dal nostro lato un po’ di giravolte. Ma io sono esterrefatto del tentativo di Berlusconi, con una giravolta di avere le prime pagine dei giornali. Ma lui perderà, non vincerà. Sta solo tentando di salvare il salvabile. Berlusconi non è una barzelletta. Ma gli italiani hanno tutti gli elementi per decidere e decideranno che Berlusconi perde. Io non mi metto a fare la campagna elettorale su Berlusconi sì, Berlusconi no”. “La mia campagna non sarà promettere miracoli e penso di vincere proprio perché le favole non le racconto”.

Vogliamo un ‘agenda del cambiamento , più riforme

Gli viene chiesto se non farebbe un passo indietro nel caso Monti scendesse in campo. “Per noi il rigore è irrinunciabile e Monti lo abbiamo voluto noi. Ma noi vogliamo fare più riforme, non meno riforme, e vogliamo un’agenda del cambiamento”,
. 

“Esiste un partito democratico- dice Bersani- che è il prodotto di diverse culture. Quanto alle nostre alleanze, Vendola e Nencini hanno sottoscritto il patto con noi. Vendola è una forza politica saldamente europeista – ha detto – anche se con dei punti di dissenso. Sul tema ambientale e sul tema dei diritti il partito di Vendola è prezioso». E sul ruolo di Monti : “ Ho detto a Monti che deve continuare ad avere un ruolo in questo Paese. Dopo le elezioni, se vinco, il primo colloquio lo farei con lui. Confermo la mia assoluta intenzione di vedere il presidente Monti ancora impegnato”.  Ancora: “Io sono sicuro che non ci sarà ingovernabilità sia per i numeri sia per la politica perché in qualsiasi condizione numerica siamo disponibili ad un dialogo con le forze del centro europeiste e costituzionali». 



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