Elezioni. Smentito accordo tra Monti e Pd. Bersani, basta a campagna da cabaret

Ingroia: “Il professore è più insidioso di Berlsuconi”

ROMA – Il clima elettorale si surriscalda. E non mancano notizie diffuse dai media che però al momento non trovano riscontro nella realtà. Oggi, alcune testate hanno parlato di un incontro  tra Mario Monti e Pier Luigi Bersani nel quale avrebbero sancito una sorta di intesa, anzi di patto di non belligeranza con l’obiettivo di contrastare il Pdl di Silvio Berlsuconi. A smentire la notizia è arrivata successivamente sia la nota della segreteria nazionale del Partito democratico che quella da palazzo Chigi, dove l’incontro c’è stato, ma vi hanno partecipato anche Angelino Alfano e Pierferdinando Casini.
Tutt’altra cosa anche i temi discussi, ovvero la nomina dei Prefetti, la drammatica situazione nel Mali e la preparazione del Consiglio Europeo sul bilancio dell’Unione.

Insomma, stando  ai fatti, non ci sarebbe in vista nessun accordo tra Monti e Bersani, anche se molti continuano a credere l’esatto contrario, come Berlusconi:  ” È naturale un’intesa tra PD e Lista Monti perchè il premier non ha possibilità di incidere se non appoggiandosi alla sinistra. L’astensionismo è ancora elevato ma non risolve i problemi. Italiani votino i grandi partiti”.
La pensa così anche l’alleato del Cavaliere Roberto Maroni, che oggi in un’intervista a TgCom ha dichiarato: “Chi vota Monti vota Bersani, chi vota Monti vota Sel e Vendola, in Italia e anche in Lombardia. La sinistra ha scoperto di non essere invincibile, che può perdere, dopo
l’accordo fatto tra me e Berlusconi e tra la Lega e il Pdl –  ha sostenuto il segretario federale della Lega Nord. “E pensa – ha proseguito – di poter vincere attraverso un trucco elettorale, anzi un imbroglio: e cioè far finta di correre avversari ma fare già l’accordo prima: questo gli elettori lo devono sapere, c’è già un accordo”.

Monti attacca ancora la sinistra conservatrice

Persistono ancora le polemiche sull’infelice uscita di Mario Monti sulle unioni civili.  Ma non solo. Monti ha parlato anche della di una sinistra “che ha fatto grossi passi avanti verso l’accettazione di un economia di mercato”. Tuttavia ha aggiunto:  “quando fa riforme verso l’apertura alla concorrenza deve farlo contro la sua cultura storica associata oggi a forze di estrema sinistra conservatrici”.

Bersani. Basta a campagna da cabaret

Bersani, dal canto suo,  ha fatto chiaramente capire che non esiste nessun accordo. Anzi, all’apertura della campagna elettorale al teatro Ambra Jovinelli di Roma, Bersani è stato categorico sulle voci fantasiose circolate: “Questa campagna elettorale si sta mettendo fuori dai binari, non sono soddisfatto, non va bene. Noi non ci stiamo se si parla solo di politicismo o cabaret”. E poi: “Sono abbastanza stanco di dover essere tutti i giorni
registrato su Monti, la desistenza, il Senato, la Camera – ha lamentato il segretario del Pd -. Sono allibito che ci sia un inseguimento su affermazioni qualsiasi per avere un titolo davanti a un paese che ha bisogno di essere ricostruito. Noi parleremo testardamente dell’Italia e degli italiani, senza impressionarci se non ci fanno le luminarie”.

A fare chiarezza era interveuto nel pomeriggio anche il  responsabile delle commissioni economiche del Pd Francesco Boccia: “Non ci sono accordi e intese. Il Pd va avanti per la sua strada. Se Monti vuole aderire alle tesi di Italia bene comune è benvenuto: ma sarebbe una convergenza, non un accordo. “Per noi – ha detto Boccia  – non è mai stata una sfida con colpi bassi, nei confronti di nessuno. Abbiamo sempre risposto mal volentieri alle provocazioni e abbiamo deciso di improntare una campagna elettorale sui problemi reali del paese. La nascita di nuovi soggetti ha aumentato la conflittualità ma vale sia a sinistra che a destra”.

Sel chiarisce: “Nessun patto tra Pd e Monti”

Anche Sel mette i puntini sulle “i”, invaindo un messaggio proprio a Bersani.Bisogna iniziare a fare la campagna elettorale anzichè pensare a ipotetiche alleanze dopo il voto o a patti di ‘non belligeranzà con Mario Monti. “La campagna elettorale non è ancora iniziata – dice Gennaro Migliore – anzichè alimentare materia da gossip dobbiamo iniziare a parlare dei contenuti. Bersani è il mio candidato alla guida del governo – sono convinto che la vittoria è possibile, anche al senato». Secondo Migliore l’ipotesi di un accordo tra Pd e Monti in funzione antiberlusconiana «non funziona e non funzionerà, il nostro contributo al paese è quello di portare un  “pro” non un “contro”. 

Ingroia avverte su Monti. Borsellino lascia la lista

E poi resta sempre in piedi l’ipotesi di alleanza tra Pd e Rivoluzione Civile. Per ora si tratta soltanto di timide aperture, ma non è detta l’ultima parola. Intanto Antonio Ingroia esprime il suo pensiero su Monti: “E’ più insidioso di Berlusconi”, dice l’ex magistrato. “Ha una autorevolezza non comparabile a quella di Berlusconi. È una personalità con forti competenze. Il punto sono però le politiche fatte dal suo governo”. E poi ha aggiunto: “Mi preoccupa il fatto che Monti strizzi l’occhio al Pd e che il Pd strizzi l’occhio a Monti – ha aggiunto -. E sono preoccupato per gli accordi che il Pd potrebbe fare con Monti”.

Sempre oggi un candidato importante con la lista rivoluzione civile ha lasciato. Si tratta di Salvatore Borsellino: “Con rammarico debbo dice che difficilmente potrò confermare quell’appoggio che, dopo alcune perplessità iniziali, avevo dato alla lista. Probabilmente qualcuno era interessato unicamente alla mia candidatura e una volta venuta a cadere questa ipotesi, non ha ritenuto di volere dare fiducia ai giovani da me indicati”. Insomma quel famoso “passo indietro” che Ingroia aveva chiesto ai partiti durante la presentazione del suo manifesto è rimasta inascoltata per Borsellino.

In casa Pd nessuna lista definitiva. Berlusconi, nuovo contratto con gli italiani

Ancora fumata nera in casa Pdl, dove la discussione si è arenata sulla scelta o meno degli inquisiti. Per ora, quindi, ancora nessuna lista è stat ufficializzata. Nel frattempo spunta qualche anticipazione sull’intervista che il cavaliere ha rilasciato a Rai Parlamento che andrà in onda questa sera su Rai3. “Sto preparando un nuovo contratto con gli italiani. Conterrà molte misure: abolizione del finanziamento pubblico e dimezzamento dei parlamentari, trasformazione della Banca Centrale Europea, introduzione dei costi standard nella Pubblica Amministrazione”. 

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