Interstellar. Uno scenario apocalittico in un futuro prevedibile

ROMA – Interstellar non è semplicemente un film di fantascienza. Scritto diretto e prodotto da Cristopher Nolan il film è ambientato in un ventunesimo secolo alternativo in cui la terra è devastata da terribili tempeste di sabbia  e in cui la necessità primaria di tutti gli abitanti, piuttosto che progredire in campo scientifico, è procurarsi del cibo.

I coprotagonisti sono Cooper (Matthew McConaughey) un ex-pilota della Nasa, ora agricoltore e Murphy (Jessica Chastain), rispettivamente padre e figlia, che hanno un profondo legame tra di loro e condividono la passione per l’astronomia. E’ proprio sul legame padre-figlia e sul tema del disastro ambientale che ruota il film il quale vede il protagonista Cooper investito nel difficile compito di guidare una spedizione interstellare alla scoperta di nuovi mondi dove poter trovare vita e dare il via ad una nuova colonizzazione da parte dell’uomo.

Si toccano inoltre le tematiche dei viaggi nel tempo, della relatività, del mistero dei buchi neri senza scadere nella banalità scientifica o nella noiosa verbosità didattica, ma rendendo tutto vivo e palpitante, coinvolgendo lo spettatore nello stessa avventura vissuta dai protagonisti.

Assieme ad un ottimo Matthew McConaughev ritroviamo Michael Caine nei panni del professor Brand che ha voluto la missione spaziale e Matt Damon che interpreta il Dottor Mann a capo della prima spedizione interstellare.

Il film è ben girato con scene spettacolari e momenti emozionanti e soprattutto fa riflettere sull’amore di un padre verso la figlia e sulle infinite possibilità dell’essere umano che non si rassegna mai al suo destino ma lotta e combatte per cambiarlo. 

Il progetto del film è del giugno 2006 quando la Paramount Pictures annuncia che Steven Spielberg avrebbe diretto un film di fantascienza basato sul trattato del fisico teorico Kip Thorne riguardo la possibilità di viaggiare tra vari sistemi solari attraverso un wormhole. Nel marzo 2007 Jonathan Nolan viene incaricato di stendere la sceneggiatura del progetto. Nei successivi anni Nolan sarà non solo sceneggiatore ma anche regista dando al film la sua impronta visionaria.

 

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