Cannes 77. Novità: #MeToo, sciopero precari e virtual reality

Il festival di Cannes avrà luogo dal 14 al 25 maggio 2024.  Ma il glamour dell’evento potrebbe essere oscurato dalla minaccia da parte del Movimento #Me Too francese, ovvero il #MoiAussi, di una nuova tempesta di scandali. 

La testata Mediapart ha fatto sapere che, nella giornata di apertura del Festival, sarebbero stati divulgati i nomi di 10 personalità di spicco della cinematografia francese, tra cui registi, attori e produttori, coinvolti in casi di molestie. 

Va tenuto presente che Mediapart è lo stesso sito che ha raccolto le testimonianze di 13 donne contro Gerard Depardieu, recentemente travolto dallo scandalo e in attesa di un processo che avrà inizio a ottobre 2024. 

L’attrice Judith Godreche, voce principale del movimento nell’Hexagone, recentemente aveva denunciato i registi Benoit Jacquot e Jacques Doillon per stupro. A Cannes presenterà un cortometraggio con le testimonianze di vittime di violenza sessuale nel cinema, che sarà proiettato alla cerimonia di apertura della sezione ‘Un certain Regard’ e al cinema all’aperto sulla spiaggia di Cannes. Godreche ha raccontato che, dopo la sua denuncia, ha ricevuto le testimonianze di moltissime vittime e da li’ è nata l’idea del cortometraggio a cui partecipano mille persone. 

C’è da aggiungere che, oltre 300 cineasti, tra cui John Landis, Louis Garrel, il regista belga e due volte vincitore della Palma d’Oro Jean-Pierre Dardenne, hanno firmato una petizione a sostegno di uno sciopero dei lavoratori precari del Festival, che in un comunicato hanno minacciato di far saltare l’organizzazione festivaliera: “In un contesto di estrema vulnerabilità e assoluta emergenza, – hanno scritto – per proteggere il nostro lavoro, e dopo la consultazione e il voto dei membri del collettivo, chiediamo uno sciopero di tutti i dipendenti del Festival di Cannes e dei suoi organi collaterali”.

In campo prettamente cinematografico è da segnalare una novità non secondaria: l’introduzione nel 2024 di un concorso con opere di virtual reality, cosa che Venezia fa già da molti anni. Il “Concorso Immersivo” (“Immersive Competition”)presenterà opere collettive e interattive che utilizzano la realtà virtuale, la realtà aumentata e altre tecnologie all’avanguardia. Le opere saranno accessibili ai partecipanti al Festival di Cannes e al Marché du Film durante tutto il Festival.

 Saranno esposte in uno spazio di 1300 metri quadri presso il Cannes Cineum – il complesso cinematografico di Cannes La Bocca – e il Georges Méliès Campus, un’istituzione universitaria dedicata alla scrittura creativa e al cinema. E’ risaputo che Cannes non ha mai accettato film che non siano realizzati per la sala e sono note le controversie con Netflix, questa timida apertura verso nuove tecnologie potrebbe essere il preludio a un cambio di rotta?  

Il Festival ha spesso presentato argomenti che polarizzano il dibattito della nostra epoca: quest’anno c’è The Apprentice di Ali Abbasi, selezionato in Concorso Ufficiale, immersione nella giovinezza di Donald Trump. Racconta gli anni ’70, quando Trump iniziava la sua carriera di imprenditore immobiliare; esplora la sua complessa relazione con Roy Cohn, l’influente uomo politico che divenne il suo mentore. 

Tale periodo di formazione rivela le ambizioni, gli scontri e gli eventi che hanno plasmato lo spregiudicato aspirante a una seconda presidenza degli Stati Uniti. The Apprentice è interpretato da Sebastian Stan nei panni di Donald Trump, Jeremy Strong in quelli di Roy Cohn.

Interessante The Damned (I dannati) di Roberto Minervini, selezionato nel concorso di Un Certain Regard. Per la prima volta Minervini, specializzato in uno stile che fonde documentario e finzione, si è avvalso di attori professionisti.  In conferenza il delegato generale di Cannes Thierry Frémaux ha dichiarato che è “la storia di giovani soldati che devono combattere contro dei nemici invisibili. La cosa interessante del film è il modo in cui Minervini rinnova la visione che abbiamo della vita quotidiana in guerra e dei sentimenti dei soldati”. 

Ma ecco in dettaglio tutti i film dei due concorsi più importanti: quello per la Palma d’oro e quello rivelatore delle nuove promesse, Un certain regard.

In concorso per la Palma d’oro


Megalopolis di Francis Ford Coppola
The Apprentice di Ali Abbasi
Motel Destino di Karim Ainouz
Bird di Andrea Arnold
Emilia Perez di Jacques Audiard
Anora di Sean Baker
The Shrouds di David Cronenberg
The Substance di Coralie Fargeat
Grand Tour di Miguel Gomes
Marcello Mio di Christophe Honore
Caught by the Tides (Feng Liu Yi Dai) di Jia Zhang-Ke
All We Imagine as Light di Payal Kapadia
Kinds of Kindness di Yorgos Lanthimos
L’Amour Ouf di Gilles Lellouche
Wild Diamond di Agathe Riedinger
Oh Canada di Paul Schrader
Limonov: The Ballad di Kirill Serebrennikov
Parthenope di Paolo Sorrentino
The Girl With the Needle di Magnus von Horn

Un certain regard


Norah di Tawfik Alzaidi
The Shameless di Konstantin Bojanov
Le Royaume di Julien Colonna
Vingt Dieux! di Louise Courvoisier
Who Let the Dog Bite? di (Le Proces du Chien) Laetitia Dosch
Black Dog (Gou Zhen) di Guan Hu
The Village Next to Paradise di Mo Harawe
September Says di Ariane Labed
L’Histoire de Souleymane di Boris Lojkine
The Damned (Les Damnes) di Roberto Minervini
On Becoming a Guinea Fowl di Rungano Nyoni
My Sunshine (Boku No Ohisama) di Hiroshi Okuyama
Santosh di Sandhya Suri
Viet and Nam di Truong Minh Quy
Armand di Halfdan Ullman Tondel

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