Italia messa in ginocchio dal maltempo. Ma il peggio deve ancora arrivare

ROMA – Continua il maltempo in tutta Italia, con un elevato rischio di nubifragi soprattutto nell’area centro-settentrionale della penisola.

E proprio per quest’area che nelle ultime 24 ore si sono registrati forti disagi, e la più preoccupante è la capitale, sulla quale da ieri grava l’allarme della protezione civile che prevede forti rovesci e raffiche di vento che metteranno, e già stanno mettendo, in ginocchio la città. E i primi disagi non sono tardati ad arrivare, solo nelle zone più colpite, come il quartiere di Prima Porta e dell’ Infernetto, nella giornata di ieri si sono registrate più di tremila chiamate al 118 per chiedere soccorso, i quali, lamentano alcuni cittadini sono tardati ad arrivare.

Ma le squadre d’intervento, ribattono, facendo sapere che si sta facendo tutto il possibile, e che molti interventi sono già andati a buon fine, come il caso della ragazza di Casal Selce, portata in ospedale per dare alla luce i suoi due gemelli, tramite un gommone del pronto soccorso.

Il vero protagonista però è il fiume Tevere, che a causa della pioggia incessante, continua a crescere, sfiorando livelli allarmanti, di 12,72 metri, ma fa sapere la protezione civile che l’allerta scatterà solo se il livello del fiume arriverà a toccare i 14 metri. Intanto la pista ciclabile adiacente a Ponte Milvio è invasa dall’acqua.

Anche il quartiere Aurelio è stato vittima della forte ondata di pioggia, tanto da far franare una collina, travolgendo alcune baracche, provocando fortunatamente solo pochi feriti.

Nella zona di Magliano Sabina è da poco  esondato il Tevere, lasciando più di 70 persone isolate, già in azione i soccorsi.

Il clima di caos e panico ha colpito anche i trasporti, forti rallentamenti sul Grande Raccordo Anulare, e chiuse molte stazioni della metro, come la fermata Termini, in via cautelativa, sempre a causa della possibile esondazione del Tevere.

Il maltempo non ha risparmiato nemmeno il Nord Italia, dove si sta abbattendo una forte nevicata ( più di 40 cm caduti ), provocando non pochi disagi e anche due vittime, entrambe travolti da valanghe mentre stavano cercando di spalare la neve per rendere possibile il passaggio.

Ma il peggio, ha appena avvertito la protezione civile, deve ancora  arrivare e si abbatterà nel sud dello stivale, soprattutto Calabria e Sicilia, dove si attendono nubifragi peggiori di quello capitolino.

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