Cannes 77.  I classici: “Les parapluies de Cherbourg”, 1964

Cherbourg è una città di origine normanna del nord della Francia, sulla Manica. Da sessant’anni il suo nome è cinematograficamente legato ad un film musicale, Le parapluies de Cherbourg, che il regista Jacques Demy girò nel 1964, offrendo il ruolo di protagonista ad una Catherine Deneuve allora ventenne e praticamente debuttante.

Oggi la Deneuve è un’icona del cinema francese e ripete spesso “Se non avessi conosciuto Demy, forse non avrei fatto l’attrice”.

Les parapluies de Cherbourg ha, dunque, sessant’anni ma non li dimostra: sono pochi i film che riescono a travalicare gli anni, passando da una generazione all’altra di spettatori. Impresa particolarmente difficile per i film musicali, un genere nato a Hollywood che non sempre ha incontrato il favore delle platee europee. 

     Ci sono, ovviamente, le eccezioni, come Sette spose per sette fratelli o Cantando sotto la pioggia. E di questi capolavori d’oltreoceano, curiosamente, il piccolo film francese di Demy offre spunti e allusioni. Del primo c’è la storia di un amore contrastato, lì moltiplicato per sette; del secondo la citazione del balletto di Gene Kelly sotto la pioggia a catinelle. A parte gli ombrelli del titolo, anche qui c’è una scena molto simile, evidentemente Cherbourg è una città piuttosto piovosa. 

Ma non è un musical, bensì un film cantato: i dialoghi, infatti, sono affidati a cantanti professionisti che danno voce ai personaggi interpretando ben diciannove temi musicali, sei dei quali ripetuti almeno tre volte. Gli attori si limitano a metterci la faccia. C’è anche da dire che le musiche firmate da Michel Legrand sono bellissime.

La vicenda narra di una delicata storia d’amore per quanto drammatica, (è ambientata negli anni della guerra d’Algeria, fra il 1957 e il 1962) comunque gustosissima per lo spettatore che non storca il naso al primo dialogo cantato.

     Geneviève (la Deneuve) figlia di un’ombrellaia ama un garagista (Castelnuovo) che presto deve partire militare per l’Algeria. Incinta e senza notizie del suo soldatino, la ragazza accetta di sposare un ricco signore e lascia Cherbourg per Parigi.  Un giorno il militare ritorna invalido e non trova nemmeno il negozio di ombrelli diventato una lavanderia. 

        Passano gli anni e alla vigilia di Natale i due si incontrano per caso, ma non hanno più nulla da dirsi, neanche…cantando … 

Palma d’oro al festival di Cannes di quell’anno, il film è giustamente ricordato nella sezione dei “classici” che la rassegna sulla Croisette abbina ai titoli in concorso. E non mancherà di rinnovare a più di mezzo secolo dalla serata della première il successo che le tributò allora il pubblico spingendo la giuria internazionale ad assegnargli il premio maggiore.

 Les parapluies de Cherbourg (1964)

di Jacques Demy 

con Catherine Deneuve, Nino Castelnuovo, Anne Vernon , Marc Michel, Ellen Farmer, Jean Champion,  Michelle Perrey.

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